Jesi-Fabriano

Avis Marche: allarme sangue, la solidarietà della Croce Rossa di Jesi

A rischio le donazioni: il presidente Cri Jesi dottor Francesco Bravi al fianco delle Avis in questa battaglia di tutti

donazione sangue
Foto di Michelle Gordon da Pixabay

JESI – E’ allarme sangue. Nel corso del 2022 si è registrato un calo di donazioni di sangue, dovuto, tra l’altro, ad importanti criticità organizzative del sistema trasfusionale. A segnalare questa grave situazione è l’Avis Marche che annovera, tra le criticità, la «mancanza di una solida gestione centralizzata, la carenza di personale medico e infermieristico, una insufficiente flessibilità di orari per andare incontro alle esigenze dei donatori. Questo limita la raccolta, impedendo di raccogliere tutto il sangue disponibile». Avis Marche ha da tempo evidenziato alle autorità competenti il pericolo che, in tempi anche brevi, possano venire a mancare il sangue e il plasma necessari per la vita e la cura di tanti pazienti. Contemporaneamente l’Associazione ha avanzato suggerimenti e proposte per superare tali criticità, mostrando anche la propria disponibilità ad affiancare il sistema pubblico attraverso forme di raccolta associativa.

«Purtroppo, non si ravvisano indicazioni su possibili realistiche soluzioni a breve e medio termine, anche alla luce del nuovo sistema sanitario Regionale che, con l’istituzione delle AST-Aziende Sanitarie Territoriali, che rischia di frammentare l’attività trasfusionale, protesa da anni verso un efficiente sistema unitario».

«Un rischio purtroppo concreto – dice il presidente del Comitato jesino della Croce Rossa dottor Francesco Bravi – che mina l’unità dell’attività dell’associazione Avis impegnata da tantissimi anni e indispensabile a sensibilizzare sulla donazione di sangue e organi. Ce n’è sempre più bisogno, questa carenza mette tutti a rischio», dice il presidente. «Da parte nostra la solidarietà e la disponibilità a dare un contributo all’Avis locale a sensibilizzare ancora di più i concittadini in questa opera meritoria e sull’emergenza sangue che purtroppo si sta affacciando pericolosamente. Faremo tutto il possibile».

Avis Marche non intende accettare passivamente l’incertezza di questa situazione. «Tale impegno è doveroso anche per rispetto nei confronti dei donatori che con grande spirito di solidarietà e altruismo sostengono ogni giorno la vita e la speranza di tante persone in maniera volontaria e gratuita. L’Associazione – fa sapere – intende comunque confermare (e rafforzare) i suoi sforzi, per il mantenimento dell’autosufficienza a fianco della sanità regionale e resta aperta a qualsiasi forma di collaborazione con gli organi competenti al fine di scongiurare passi indietro del sistema trasfusionale marchigiano, considerato ancor oggi fra i più efficienti in Italia per quantità e qualità della raccolta di sangue e plasma». «E’ una battaglia di tutti, daremo il nostro contributo», conclude poi Francesco Bravi a sostegno dell’Avis Marche.