JESI – Migranti, multe, igiene urbana, edilizia scolastica, archeologia, istruzione e servizi sociali. Tante le questioni in discussione oggi, 28 settembre, in consiglio comunale. Programmato per giovedì prossimo, 5 ottobre, intanto, il primo incontro del comitato dei garanti per decidere sull’ammissione del referendum popolare riguardante l’arretramento della statua dedicata a Pergolesi. A seguito della richiesta avanzata dal comitato Nessuno Tocchi Pergolesi, infatti, l’amministrazione ha bloccato il progetto di riqualificazione in essere di Corso Matteotti proprio per consentire all’organismo di garanzia di esprimersi in merito. Ad annunciarlo è stato il sindaco Massimo Bacci.
«Finalmente dopo un lunghissimo tempo è stato convocato il 5 ottobre prossimo il comitato dei garanti per verificare la questione legata al referendum sullo spostamento della statua di Pergolesi», ha anticipato il sindaco Bacci poco fa in aula consiliare. Se la consultazione sarà “approvata”, i cittadini verranno chiamati a decidere sull’arretramento o meno del monumento all’interno della medesima piazza, previsto dal progetto originario (che potrebbe essere parzialmente rivisto nei limiti del concorso di idee).
Il Primo Cittadino ha inoltre affrontato il tema rifiuti sottolineando che due ditte private hanno presentato ricorso per contrastare le decisioni assunte di recente dall’Autorità d’Ambito. «Le nostre perplessità non erano semplicemente opposizione politica, quanto sta accadendo ne è la conferma – ha detto Bacci -. Speriamo davvero di esserci sbagliati, non vorremmo che la fretta nel decidere da parte dell’Ata stravolga convinzioni e certezze sul servizio di igiene urbana». Immediata la replica del Pd: «Jesi in questa vicenda ha solo dimostrato isolamento», è il parere di Lorenzo Fiordelmondo.
Bacci ha quindi ringraziato la struttura comunale, la polizia locale, le forze dell’ordine e le associazioni di volontariato «per il grandissimo impegno profuso per l’organizzazione e la gestione della Notte Azzurra e delle Fiere di San Settimio». Poco prima, sono state dibattute interpellanze, interrogazioni e mozioni. Ecco le salienti:
Progetto Sprar (Lega Nord): La consigliera comunale leghista, Silvia Gregori ha chiesto numeri e delucidazioni sul Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar), con particolare riferimento alla situazione cittadina. «Jesi ospita al momento 55 rifugiati maggiorenni, 33 dei quali con età inferiore ai 30 anni, e non sono previsti nuovi arrivi – ha spiegato il sindaco Bacci -. Undici gli appartamenti utilizzati, la cui ubicazione non può essere resa pubblica per questioni di privacy. I costi sono interamente coperti dai fondi del Governo, il Comune e l’Asp 9 cofinanziano il 5% del progetto con beni e servizi, non con risorse».
Scavi in piazza Colocci (Lega Nord): L’esponente di opposizione ha anche interpellato l’amministrazione sul futuro di piazza Colocci, oggetto di scavi archeologici a seguito dei ritrovamenti di reperti medievali. Queste le parole dell’assessore ai lavori pubblici, Roberto Renzi: «Abbiamo ascoltato tutte le proposte, a partire da quelle degli esperti, ma non dobbiamo trascurare il fatto che c’è un organo deputato alla tutela del patrimonio storico, ovvero la Sovrintendenza. Andremo a fare un rilievo cosiddetto “laser scanner”, vale a dire la restituzione fotografica e video di ciò che è attualmente visibile nel sito così da poterlo riprodurre virtualmente. Con il Sovrintendente faremo ulteriori valutazioni ma abbiamo già individuato alcune possibilità, considerando anche che non possiamo non tenere in considerazione le riflessioni dei cittadini. La Sovrintendenza resta comunque l’organo deputato alle scelte, sarà sua la voce quasi definitiva. Ad oggi, infine, non esistono canali di finanziamento sovralocali compatibili con questa operazione».
Museo Archeologico (Pd): Andrea Binci, consigliere democrat, ha interrogato il Comune sulle tempistiche di apertura e i costi del nuovo museo archeologico. «I lavori edili sono stati ultimati a fine giugno – dice l’assessore Renzi -. Restano da completare gli impianti speciali e gli allestimenti per i reperti archeologici oggi ricoverati al San Floriano. Investiti 1,4 milioni di euro, dei quali 1,3 milioni già impegnati». La data di apertura prevista è il 15 dicembre, ha quindi anticipato il vicesindaco Luca Butini.
Sanzioni connesse alla pulizia urbana (Jesi in Comune): Samuele Animali afferma che sono incrementate notevolmente le multe per divieto di sosta in relazione alle interdizioni temporanee per il lavaggio delle strade. «Riguardo all’aumento delle sanzioni per rimozione auto va evidenziato che il regolamento di pulizia strade, così come il nuovo servizio è stato concepito, è entrato concretamente in vigore nel 2017», ha dichiarato l’assessore all’ambiente, Cinzia Napolitano. L’ordinanza relativa alla pulizia delle strade è datata 1 febbraio 2017 e le sanzioni al codice della strada sono state un migliaio, di cui 756 legate proprio alla nuova norma.
Assistenza domiciliare indiretta (M5S): Il Movimento 5 Stelle ha voluto delucidazioni in merito all’impegno preso qualche tempo fa dall’Amministrazione di integrare l’assegno che viene devoluto dalla Regione alle persone con gravi disabilità che ne hanno diritto. L’assessore ai servizi sociali, Marialuisa Quaglieri, specificando che è stato chiesto un chiarimento alla Regione senza ricevere risposta, ha apertamente dichiarato che non vi sono le risorse. Risposta che non è minimamente piaciuta ai pentastellati.
Trasparenza su verifiche sismiche degli edifici scolastici e comunali (M5S-mozione): La pentastellata Claudia Lancioni ha chiesto la documentazione riguardante lo stato strutturale degli edifici scolastici cittadini. A risponderle, l’assessore Renzi: «La situazione del patrimonio scolastico del Comune è nota a tutti, comprese ovviamente le direzioni scolastiche – la precisazione di Renzi -. Non pensiamo che tutta la documentazione possa essere messa in mano a persone che non hanno le competenze per valutarla, alimentando magari cattive interpretazioni e allarmismi. Gli interventi importanti e obbligatori sono stati realizzati negli ultimi due, tre anni, ma per almeno un decennio l’edilizia scolastica è stata tenuta in secondo piano. È in corso di costruzione un nuovo edificio scolastico, alcune scuole sono state chiuse perché ritenute non sicure. C’è stato un grosso passo avanti nell’ultimo periodo. Stiamo programmando i vari interventi».