Jesi-Fabriano

Banca Adriatica, Ranica: «La fiducia è tornata»

Il presidente di Banca Adriatica e consigliere di gestione di Ubi Banca rassicura sul futuro dei lavoratori ex Banca Marche. Entrambi le sedi di Jesi saranno utilizzate dal gruppo bancario (Servizio in aggiornamento)

JESI – «Sono molto fiducioso sulla trattativa sindacale riguardante gli ex dipendenti di Banca Marche. Credo che presto si troverà la quadra. Di sicuro, nessuno verrà mandato a casa in modo brutale». Ad affermarlo è stato Osvaldo Ranica, presidente di Banca Adriatica e consigliere di gestione di Ubi Banca, oggi a Jesi, nel quartier generale di Fontedamo (ex Bdm), affiancato dall’amministratore delegato di Banca Adriatica, Alberto Pedroli e da Nunzio Tartaglia, ex direttore generale della Banca Popolare di Ancona e ora direttore della macroarea territoriale “CentroSud” di Banca Adriatica.

Il quartier generale di Ubi Banca a Fontedamo
Il quartier generale di Ubi Banca a Fontedamo

«È tornata la fiducia tra gli ex clienti di Banca Marche, ora Banca Adriatica spa, dopo l’acquisizione da parte di Ubi Banca – ha evidenziato Ranica -. Da giugno sono stati accesi 8 mila nuovi conti correnti, 6 mila privati e 2 mila aziende. In cinque mesi le erogazioni alle famiglie sono state pari a 120 milioni di euro (+40%), alle imprese sono andati oltre 100 milioni di euro, 26 milioni di euro i prestiti personali, +100% rispetto al periodo precedente».

E sull’occupazione. «Mi sembra ci sia un indirizzo positivo per trovare la quadra nella trattativa sindacale per l’ex Banca Marche ora Banca Adriatica spa, sono molto fiducioso che si chiuda entro i termini – ha detto il presidente Ranica -. Si andrà a una definizione dell’uscita prevista organizzata, nessuno viene mandato a casa in modo brutale ma ci sarà un coordinamento sulle programmate 3 mila uscite complessive di Gruppo, la metà delle quali riguardano le banche Adriatica, Teatina e Tirrenica».

Con l’acquisizione di Banca Marche, ora Banca Adriatica spa, «un marchigiano su tre è cliente del gruppo Ubi Banca», sottolineano, oltre a Ranica, l’ad Pedroli e il direttore della macroarea Centro Sud, Tartaglia. Novecento mila i mila nuovi clienti, di cui metà appartenevano all’ex Banca Marche (circa 300 mila marchigiani).
Ubi ha aumentato dell’1% la quota di mercato, ricevendo 12,4 miliardi di euro di crediti netti, 18 miliardi di euro di raccolta diretta e 7,5 miliardi di raccolta indiretta.

Il gruppo Ubi utilizzerà entrambe le sedi di Jesi, Fontedamo (parzialmente affittata a Teamsystem) ed Esagono, e razionalizzerà le filiali.