JESI – Andrea Quarisa sarà ancora il pivot dell’Aurora Jesi. La conferma arriva oggi(venerdì 26 giugno). È la terza esperienza per il centro veneto in maglia arancioblu. Classe 1992 per 204 centimetri, Quarisa è un prodotto del Settore Giovanile di Treviso, formazione con la quale, nel 2011, ha vinto lo scudetto Under 19. Dopo la conclusione del percorso nel vivaio trevigiano, il lungo veneziano inizia il suo cammino tra i senior da Latina, in DNA, gettando le basi per quelle che saranno le tappe seguenti: prima Agrigento, poi Casalpusterlengo e Cento a cui fa seguito l’approdo a San Severo dove, sotto la guida di coach Piero Coen, in due annate si guadagna la prima chiamata dell’Aurora che coincide con il salto in Serie A2. E nelle prime undici partite in terra marchigiana, Quarisa dimostra a tutti il suo valore: chiamato a sostituire nelle prime uscite Tommaso Rinaldi, Andrea, con le sue doti di lottatore, conquista il pubblico jesino piazzando anche due doppie-doppie, sfiorando la terza con un 18+9 nel match contro Bergamo. Purtroppo, però, la prima parentesi in arancioblù dura solo 11 partite a causa di un legamento crociato che, a Trieste, decide di saltare.
Nella stagione successiva, Quarisa riprende il suo giro d’Italia che lo porta prima a Verona e poi, nella prima metà dello scorso anno, a Pistoia, in Serie A, come quarto lungo. La voglia di giocare, però, lo spinge a cercare una nuova occasione di rilancio che, puntualmente, arriva dal passato più recente che si chiama Aurora Basket. Di nuovo in maglia arancioblù, Andrea fa in tempo a giocare appena una partita, contro Faenza (in cui concluderà con 16 punti a referto), prima che il campionato venga sospeso a causa del Covid, stop necessario ma che, in questo caso, lascia un po’ di amaro in bocca.
«Andrea è il nostro terzo acquisto senior, un innesto importante nel nostro scacchiere e uno dei tre atleti su cui volevamo fondare la nostra squadra – afferma coach Marcello Ghizzinardi –: è un giocatore di categoria e sarà uno dei veterani che dovrà dare l’esempio, non solo tecnicamente, ma anche nella crescita dei nostri giovani. Dovrà, quindi, ancora di più essere un riferimento in partita come in tutto il lavoro settimanale. Noi, comunque, siamo assolutamente convinti che abbia tutte le caratteristiche giuste di questo ruolo». Giocherà ancora con la canotta numero 11.