Jesi-Fabriano

Gelo a Bologna per la Termoforgia: – 23

La Fortitudo umilia l'Aurora Jesi al PalaDozza, come ampiamente previsto alla vigilia. Di nuovo una prova difensiva inesistente per gli uomini di coach Damiano Cagnazzo, al netto dello strapotere della capolista

Fortitudo Bologna - Termoforgia Jesi (foto di Cristiano Pietrelli)

JESI – Disfatta al PalaDozza per la Termoforgia Jesi. Come ampiamente preventivato, la Fortitudo Bologna, capolista del campionato e intenzionata a tornare in serie A1, la serie che obiettivamente le compete, si impone senza difficoltà alcuna. Finisce 104-81.

La partenza è disastrosa, un incubo. Dopo meno di 3 minuti, i padroni di casa conducono 20 a 0. Due i timeout chiamati da coach Damiano Cagnazzo per tentare di frenare la disfatta. Ma gli arancioblu non ci sono in campo. Confusi e terrorizzati dal PalaDozza, come di consueto strapieno e rumoroso, gli jesini riescono a piazzare il primo canestro, dalla lunga distanza, solo al 5° minuto di gioco con Leonardo Totè. Esce Dillard, in campo con 38 di febbre, entra Mascolo e l’Aurora prova a reagire. Ma c’è davvero poco da fare. Difesa inesistente, 38-15 alla fine del primo quarto. Ogni commento a superfluo, a prescindere dalla forza della capolista. Stesso copione nel secondo parziale, con la Termoforgia che continua a perdere palloni e buttare via azioni, mentre Bologna prosegue a metterla da dentro e fuori dall’area. Dopo venti minuti è 59-38, la partita è terminata, il resto è poco più che un allenamento.

Coach Cagnazzo rincuora Dillard e, dietro di loro, l’amministrazione unico dell’Aurora, Altero Lardinelli

Si ritorna in campo ma sul parquet ci sono solo i biancoblu: Jesi inesistente, o quasi. La Fortitudo è obiettivamente di un altro pianeta rispetto agli aurorini, che comunque non sembrano in grado nemmeno di arginare l’umiliazione. Prima ancora della fine del terzo quarto, coach Cagnazzo inizia a far riposare il suo quintetto, sapendo già da svariati minuti che una partita del genere non si riagguanta in alcun modo. Si attende solo la sirena finale, così da proiettarsi al ben più importante match contro Roseto, che per la Termoforgia vale un po’ di salvezza. Si gioca all’Ubi Banca Sport Center mercoledì prossimo, 13 febbraio.