Jesi-Fabriano

Orasì Ravenna, lo scoglio che la Termoforgia deve superare per i playoff

Eugenio Agostinelli, grande conoscitore di basket e ideatore di ScoutingMania, presenta gli avversari dell'Aurora Jesi, che domenica 22 aprile si gioca un'intera stagione all'Ubi Banca Sport Center

Giachetti (Ravenna) in azione in occasione della Coppa Italia 2018 disputata a Jesi

JESI – Un match da dentro o fuori. Tommy Rinaldi, capitano della Termoforgia Jesi, ha presentato così l’atteso match di domenica, ore 18 all’Ubi Banca Sport Center, fra la sua Aurora e l’Orasì Ravenna (leggi l’articolo). Chi vince accede ai playoff, chi perde va in vacanza.

Ma chi sono gli avversari degli arancioblu? Lo abbiamo chiesto ad Eugenio Agostinelli, grande conoscitore di pallacanestro, ideatore di ScoutingMania nonché collaboratore dello staff aurorino.

«Ravenna è una squadra, innanzitutto, guidata da un ottimo allenatore come Antimo Martino, uno di quei giovani non più emergenti ma piacevoli conferme come il nostro Damiano Cagnazzo – evidenzia Agostinelli -. Da 4 anni, ossia dalla loro permanenza in A2, hanno deciso di puntare su una buona ossatura di italiani e su due USA nei ruoli di esterno e centro: Rice e Grant sono due ottimi interpreti in questi ruoli. Il primo è il secondo miglior realizzatore del campionato con 18.8 punti a partita, proprio davanti ad Hasbrouck, ed è un giocatore che grazie al suo fisico può attaccare in tutti i modi: tiro da 3 (38% dall’arco), penetrazione o prendendo vantaggio spalle a canestro. Grant è il quinto miglior rimbalzista del campionato (quasi 8 di media), e questo già può essere un problema per gli arancioblu visto che la Termoforgia è la squadra che concede più rimbalzi in assoluto alle squadre avversarie, con 39.1 a partita, complice anche l’alto ritmo e l’elevato numero di possessi (e di conseguenza, di tiri) nel gioco di Rinaldi e compagni».

I tifosi di Ravenna

Rimbalzi che, a detta di Agostinelli, saranno «un fattore molto importante nel match di domenica, sia a livello tecnico che in quello psicologico, dove chi ne avrà di più potrà gettarsi su tutti i palloni vaganti ed i tiri sbagliati». I romagnoli possono inoltre contare su un ottimo nucleo di italiani. «Montano, che sarà prevedibilmente il sesto uomo (solo 4 partite da titolare su 29), può essere un fattore nel match: tiro da 3 pericolosissimo, ottimo difensore, classico giocatore che può entrare e spaccare la partita – sottolinea sempre il coordinatore di ScoutingMania -. L’esperienza di Giachetti in regia, Masciadri, Chiumenti e Raschi nel pitturato sono i cardini dell’Orasì: tanto pick&roll ma la doppia dimensione interna-esterna, specialmente di Masciadri e Raschi, può far male agli avversari. E oltre a questo, c’è anche la questione panchina: Ravenna ha due soli giocatori, Rice e Giachetti, sopra i 30 minuti di impiego a partita, mentre Jesi ha tutto il quintetto base. Ma si sa, in queste partite tante volte il cuore conta più delle scelte tecniche, dei canestri o degli assist. E soprattutto il pubblico sarà la chiave: da Ravenna arriveranno, giustamente, in tanti. Jesi ha la fortuna di giocare in casa, e i suoi tifosi devono capire l’importanza di questa partita, che può ridare alla Termoforgia un palcoscenico che da 10 anni, ormai troppi, manca nella città di Federico II».

Non resta che affrettarsi a comprare il biglietto.