JESI – Impeccabile. Questo è l’aggettivo adatto a descrivere la splendida prestazione di una rinata Termoforgia contro la Fortitudo Bologna. Una partita perfetta, quella di Hasbrouck e compagni, come non si vedeva ormai da inizio campionato. Il punteggio, 84-61, dice persino meno di quanto gli uomini di coach Damiano Cagnazzo hanno mostrato in campo.
Tanta curiosità fra i tifosi dell’Ubi Banca Sport Center per vedere all’opera il folletto Marques Green, giunto a Jesi a metà settimana per rimpazzare Ken Brown. Almeno 500 i tifosi giunti dall’Emilia, con immancabile la rumorosa Fossa dei Leoni.
Primo quarto in equilibrio, con le due squadre che cercano di prendersi le misure a vicenda, senza azzardare rischiose soluzioni in attacco. Simile il copione del secondo parziale, sebbene gli emiliani tentino in più occasioni di alzare il ritmo, con l’obiettivo di sfiancare il quintetto jesino, che non può chiaramente contare sugli stessi cambi in uscita dalla panchina. Ma la Termoforgia c’è e, trascinata dalle geometrie ordinate di Green, dalla tigna di Piccoli e dal talento di Hasbrouck, Ihedioha, Rinaldi e Marini, riesce addirittura a portarsi avanti di 13 punti, grazie a una bella prova corale, conclusa impeccabilmente, allo scadere del tempo, da un sottomano di Massone (scaturito da un recupero impossibile di palla). Applausi scroscianti dalle tribune.
Atteggiamento ottimo, al rientro in campo, per la Termoforgia, che mantiene il margine accumulato a fine secondo quarto muovendo bene la palla in attacco, e le gambe in difesa. Green, non troppo preciso al tiro, fa girare alla grande la squadra, poi però, a una manciata di secondi dalla fine del tempo, decide di “alzare le braccia” e piazzare in scioltezza una bomba da otto metri. L’Ubi Banca Sport Center erutta. Il tabellone dice 63-44. Ma Jesi, perfetta sul parquet, ne ha ancora, e arriva quasi al +30, costringendo probabilmente qualche spettatore incredulo a stropicciarsi gli occhi. Uomo partita, senza alcun dubbio, Kenny Hasbrouck, autore di ben 26 punti. Finisce così, con il palas finalmente in festa e in piedi per questa Aurora.
«Al di là del lavoro fatto, sia tecnico che fisico, noi siamo una squadra che se vuole vincere questo campionato deve mettere in campo un’aggressività mentale e fisica, che questa sera non c’è stata – commenta il coach di Bologna, Matteo Bonicciolli -. In alcuni momenti ci siamo comportati come agnelli nella foresta. Troppi i tiri senza convinzione. Venivamo da quattro vittorie consecutive, dovevamo essere più arrabbiati, avere più fame, soprattutto contro una squadra allenata da uno dei migliori coach giovani del campionato».
«Questa sera abbiamo tradotto in campo ciò che ci diciamo da sempre, vale a dire unirci nei momenti di difficoltà, fidarsi l’uno dell’altro e combattere insieme – osserva il coach di Jesi, Damiano Cagnazzo -. Complimenti a tutti i ragazzi, sono stati eccezionali. Dedico questa partita ad Andrea Quarisa, che domani si opera. Questa è una vittoria della squadra. Su Marques Green, che dire, si è visto dal primo giorno di allenamento il grande professionista che la società, con un grande sforzo, ci ha regalato. Stasera abbiamo sofferto a rimbalzo, ma con la fiducia e la consapevolezza di chi siamo sono certo che ci toglieremo altre soddisfazioni».
Prossima partita, domenica 28 gennaio, a Treviso per la Termoforgia.
Termoforgia Jesi – Fortitudo Bologna: 84-61 (18-14, 40-27, 63-44)
Spettatori: 2.329