JESI – “Cinque finali da giocare per un sogno da coronare, i playoff”. Questo ha scritto la curva dell’Ubi Banca Sport Center prima del vittorioso match di ieri contro la capolista Trieste (leggi l’articolo). E il messaggio è stato tradotto in grinta e canestri dagli eroi arancioblu, che stoicamente hanno abbattuto la corazzata friulana al termine del secondo tempo supplementare, in una gara infinita e bellissima.
Marini e Hasbrouck hanno siglato 25 punti a testa, il capitano Rinaldi ha scritto 17 e il playmaker Green ne ha messi a referto 13. Poi c’è il solito Matteo Piccoli, che ieri – a differenza di altre partite – non ha fatto nemmeno un punto, ma che con la sua intensità in difesa, con la grinta e la tenacia riesce sempre a fare la cosa giusta nel momento topico del match. Ed il pubblico apprezza notevolmente, accompagnandolo sistematicamente con l’applauso quando coach Damiano Cagnazzo lo richiama in panca per rifiatare un po’.
«Più che una battaglia quella contro Trieste mi è sembrata una guerra – commenta, con ironia, Piccoli -. Dopo due supplementari infiniti, battere la prima della classe è storico. Ci siamo sacrificati in questo periodo. E nonostante la sfortuna, siamo dove volevamo essere, a giocarci nelle ultime partite il difficile accesso ai playoff. Ora che abbiamo recuperato gli infortunati possiamo spingere tutti insieme verso l’obiettivo. Sono contento della mia prestazione, cerco di dare alla squadra ciò che la partita mi chiede, non ho bisogno di segnare tanti punti come le scorse partite per essere soddisfatto, siamo una squadra e si parla in tal senso, ogni singolo pilastro è portante per la struttura complessiva».
L’azione indimenticabile? Non c’è alcun dubbio: la stoppatona di Luca Fontecchio sul possente triestino Green.
Venerdì 30 marzo Termoforgia in trasferta a Orzinuovi, contro l’ultima della classe. Per agguantare i playoff bisogna vincerne almeno tre delle ultime quattro.