Jesi-Fabriano

Beko Europe: arrivata la convocazione per il tavolo ministeriale, Fiom preoccupata

Coinvolti i siti di Melano e Comunanza, Pullini (Fiom): «Questa convocazione diventa sicuramente un momento di fondamentale confronto perché occorre mantenere l’occupazione e garantire la centralità dell’Italia e di Fabriano»

Stabilimento di Melano della Beko Europe

FABRIANO – Convocato per il 25 giugno prossimo a Roma il tavolo ministeriale tra i vertici della newco Beko Europe, nella quale sono confluiti i siti produttivi della Whirlpool, quindi compresi i due marchigiani a Melano e Comunanza, oltre la sede amministrativa di Fabriano, e i sindacati di categoria. «La convocazione del tavolo ministeriale del 25 giugno diventa sicuramente un momento di fondamentale confronto perché occorre mantenere l’occupazione e garantire la centralità dell’Italia e di Fabriano», il monito del responsabile del distretto produttivo fabrianese per la Fiom, nonché componente della segreteria provinciale del sindacato di categoria, Pierpaolo Pullini. Il tavolo al ministero delle Imprese e del made in Italy era stato richiesto dalle segreterie nazionali dei sindacati di categoria Fiom-Fim-Uilm all’indomani della nascita ufficiale della newco, il 2 aprile scorso.

L’incontro

Nello stabilimento di Melano a Fabriano, dopo quasi due settimane di fermo, con l’inizio di giugno è ripresa l’attività produttiva, «la crisi del settore che sta diventando oramai strutturale sta penalizzando in maniera molto pesante il plant fabrianese», spiega Pullini. L’annuncio dell’esercizio Golden Power da parte del Governo, «sicuramente è importante, ma potrebbe non bastare. In uno scenario complesso come quello attuale, con una contrazione di volumi che sta diventando strutturale, il semplice impegno a non effettuare delocalizzazioni potrebbe non essere sufficiente. Sarà invece fondamentale capire quali prodotti possono essere portati in Italia e nel fabrianese, ricordando che l’obiettivo di questa nuova importante newco, è quello di realizzare fatturati altissimi».

La Fiom di Ancona si appella a Regione e Governo «che dovranno garantire tutti gli strumenti necessari per condizionare le scelte della Beko Europe affinché il territorio di Fabriano possa dare il massimo contributo a questo gigantesco progetto industriale, con le professionalità e la capacità produttiva della fabbrica, polo unico di progettazione dei piani cottura, con tutte le competenze derivanti in decenni di progettazione e commercializzazione dell’elettrodomestico». Inoltre nel fabrianese, «si è sviluppata una capacità di servizio al cliente, e quindi di un Service (asset che sta diventando sempre più strategico) che, insieme chiaramente all’indotto ed alla catena di fornitori, costituiscono un’eccellenza industriale che non può in alcuna essere dispersa. Meritiamo risposte concrete per salvaguardare il nostro patrimonio, siamo pronti anche ad avanzare proposte e, comunque, a dare il nostro contributo nell’elaborazione di un piano industriale che metta al centro il lavoro nel Paese ed il rilancio del settore e del nostro territorio», conclude Pullini.

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