Jesi-Fabriano

Beko Europe: sciopero di un’ora dei dipendenti della sede impiegatizia di Fabriano

Quasi 400 esuberi, tra 66 operai a Melano e circa 300 impiegati e dirigenti tra ridimensionamento degli uffici regionali e chiusura dell’unità di Ricerca e Sviluppo: questo l’impatto del Piano industriale presentato da Beko Europe

Assemblea dei lavoratori Beko Europe a Melano

FABRIANO – I colletti bianchi della Beko Europe in sciopero. I dipendenti della sede impiegatizia di Fabriano, a seguito di quanto deciso e concordato durante l’assemblea con i sindacati di categoria del 21 novembre scorso, hanno proclamato un’ora di sciopero per giovedì 28 novembre, dalle 11 alle 12 con manifestazione davanti la sede di Beko di viale Aristide Merloni. «Sarà l’occasione per far sentire la voce degli impiegati ai rappresentanti della stampa nazionale e regionale dopo l’annuncio dei 718 esuberi in Italia, dell’annientamento dell’unità di Ricerca e Sviluppo di viale Campo Sportivo a Fabriano e del forte ridimensionamento delle presenze delle funzioni centrali di viale Aristide Merloni, che si tradurrebbe nella definitiva desertificazione industriale del territorio fabrianese e nella perdita di know-how e qualità decisionale dello stesso. È giunto il momento di fermare la tendenza ormai conclamata delle multinazionali di seguire solo logiche predatorie e speculative», dichiarano i rappresentanti dei sindacati di categoria e delle Rsu delle funzioni impiegatizie della Beko Europe di Fabriano.

Lo sciopero

Quasi 400 esuberi tra operai (66 a Melano), impiegati e dirigenti (circa 300 tra ridimensionamento degli uffici regionali e chiusura dell’unità di Ricerca e Sviluppo), questo l’impatto del Piano industriale presentato da Beko Europe, newco controllata al 75% dai turchi di Arcelik e al 25% dagli americani di Whirlpool, a Fabriano. Ai quali si aggiungono i 320 dipendenti del sito di Comunanza, nell’ascolano, che a fine 2025 sarà chiuso. A seguito dell’ufficializzazione di questi numeri è partita la mobilitazione dei diretti interessati. Da qui, quindi, la proclamazione dello sciopero da parte dei colletti bianchi per il 28 novembre prossimo. «Ribadiamo che il piano va assolutamente ritirato, le competenze delle funzioni impiegatizie sono fondamentali per salvare le fabbriche e fare restare centrale l’Italia e Fabriano nelle strategie di Beko. Non si possono disperdere le professionalità derivante da decenni di storia industriale», ribadisce il componente della segreteria provinciale della Fiom, nonché responsabile per il distretto economico-produttivo di Fabriano, Pierpaolo Pullini.