Jesi-Fabriano

Beni comuni, Pd e Jesi in Comune chiedono di posticipare il voto sul regolamento

«La partecipazione non si costruisce in un giorno», osserva la minoranza di centrosinistra, con riferimento particolare al regolamento per il recupero di immobili di proprietà pubblica

Da sinistra Filippo Cingolani, Agnese Santarelli, Stefano Bornigia, Emanuela Marguccio, Andrea Binci, Luigi Romitelli

JESI – Regolamento per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani, Pd e Jesi in Comune chiedono di posticipare l’approvazione del regolamento.

«La partecipazione non si costruisce in un giorno soprattutto dopo un periodo così difficile e dopo aver disabituato i cittadini al confronto e al dialogo – sostengono i due partiti di minoranza -. Facciamo anche noi, come gruppi consiliari e forze politiche, un appello all’amministrazione comunale affinché accolga la richiesta di alcune associazioni culturali della città di rinviare l’approvazione del regolamento sulla gestione e la cura dei beni comuni per intraprendere un percorso formativo e di partecipazione con la città. Approvare un regolamento così senza averlo condiviso davvero con chi poi dovrà farsi parte attiva è una incomprensibile contraddizione ed il rinvio di un mese del termine per le osservazioni, senza aver minimamente preparato la città, è evidentemente una finzione insufficiente. Sarebbe la triste dimostrazione che la prima a non aver colto il senso profondo della sussidiarietà è proprio l’amministrazione comunale che dovrebbe invece costruire un rapporto di fiducia reciproca con i cittadini. Siamo quindi fiduciosi che queste voci congiunte verranno ascoltate, almeno questa volta».

Il Comune intende appellarsi ai cittadini per la riqualificazione di aree ed edifici dismessi. La collaborazione con i cittadini attivi può prevedere differenti livelli di intensità dell’intervento condiviso sugli spazi pubblici e sugli edifici, ed in particolare: la cura occasionale, la cura costante e continuativa, la gestione condivisa e la rigenerazione. Le persone potranno pertanto realizzare interventi, a carattere occasionale o continuativo, di cura o di gestione condivisa degli spazi pubblici e degli edifici periodicamente individuati dall’amministrazione o proposti dai cittadini attivi.

«L’intervento – spiegano dal Comune – è finalizzato a integrare o migliorare gli standard manutentivi, migliorare la vivibilità e la qualità degli spazi, assicurare la fruibilità collettiva di spazi pubblici o edifici non inseriti nei programmi comunali di manutenzione». Si potranno realizzare interventi, tecnici o finanziari, di rigenerazione di spazi pubblici e di edifici.

Il termine per l’invio delle proposte è stato già posticipato una volta e la pratica potrebbe essere inserita all’ordine del giorno del consiglio comunale del prossimo 24 giugno.