Jesi-Fabriano

Nuovi libri e letture pubbliche: così cresce la Biblioteca dei Ragazzi di Jesi

Ritornano le letture pubbliche in presenza e aumenta il patrimonio librario cittadino. La direttrice Letizia Tombesi: «Leggere? Fondamentale per la crescita»

La Biblioteca dei Ragazzi di Jesi

JESI – L’8 ottobre scorso è stata inaugurata la nuova sede della Biblioteca dei Ragazzi, situata a poca distanza dalla sede precedente, in via San Giuseppe 36, nell’omonimo e storico quartiere. La referente di questo servizio, nonché capo ufficio è Letizia Tombesi che ci ha raccontato l’entusiasmo per la riapertura e i nuovi progetti in serbo per i giovani lettori.

«La Biblioteca dei Ragazzi di Jesi è stata una delle prime fondate nelle Marche negli anni ’60, un servizio storico e importantissimo per il nostro comune, che dà la possibilità ai più giovani di avere un ambiente su misura per loro e di poter scegliere tra migliaia di libri adatti alla propria fascia d’età e ai propri interessi. La dotazione libraria è estremamente ricca, composta da ben ventimila volumi e viene aggiornata e implementata annualmente con nuove proposte. Tra i libri presenti nella Biblioteca dei Ragazzi ci sono anche edizioni rare e preziose che rappresentano una grande ricchezza culturale per la città di Jesi e per tutti coloro che ne possono usufruire. Inoltre, da tre anni a questa parte c’è una grande novità: la biblioteca ha a disposizione, oltre ai fondi stanziati dal comune, le risorse fornite dal Fondo Franceschini, che permetterà di ampliare la collezione libraria acquistando dalle librerie del territorio», spiega la referente del servizio.

L’interno della Biblioteca dei Ragazzi di Jesi



Tombesi, ora che sono ripresi i servizi della biblioteca ci sono nuove iniziative in programma?
«Sì, da quando le restrizioni pandemiche sono diminuite abbiamo ripreso con le attività che coinvolgono le scuole, nel range di età che varia dalla scuola materna fino alle medie. Le classi vengono da noi per visitare gli spazi della biblioteca, per assistere alle letture e per usufruire del nostro servizio di prestito. Le letture, in particolare, è l’attività che va per la maggiore: infatti, oltre a quelle private e studiate ad hoc per le scuole che vengono a farci visita, abbiamo anche in programma delle letture aperte al pubblico, come pubblicizzato sulla nostra pagina Instagram. Ci stiamo finalmente riprendendo da anni difficili in cui il Covid ha determinato un calo fisiologico dell’affluenza in biblioteca, che in questo periodo sta tornando ad essere un luogo vivace e frequentato. Durante l’apice della pandemia, comunque, non ci siamo lasciati scoraggiare e abbiamo organizzato delle presentazioni di libri online, anche se chiaramente non è un’esperienza paragonabile a quella dal vivo, molto più coinvolgente e interattiva. Per questo speriamo che nei prossimi mesi sia possibile riprendere le attività a pieno regime: ad esempio, andando nelle scuole in prima persona per fare attività di promozione alla lettura».


Qual è, secondo lei, l’età più adeguata per approcciarsi al mondo della lettura?
«Il pubblico a cui si rivolge la biblioteca è quello che va da 0 ai 14 anni. Non è mai troppo presto per iniziare a leggere libri a un bambino. Ad esempio, ci sono libri specifici per i neonati e si possono perfino fare letture a bambini che si trovano ancora nella pancia della mamma, un modo bellissimo di iniziare a formare un legame con il proprio figlio. Per quanto riguarda, invece, i ragazzini delle elementari che iniziano a leggere da soli, trovo che sia giusto guidarli e dar loro consigli, ma senza imporre nessun titolo in particolare. È giusto che scelgano in autonomia ciò che li incuriosisce di più. Spesso, ad esempio, mi è capitato notare che i bambini prediligano la lettura di libri di una stessa collana, oppure quelli che contengono un particolare personaggio. È importante far capire ai ragazzi fin da giovanissimi l’importanza di leggere, senza pressioni né imposizioni, ma per puro piacere. La lettura è un mezzo fondamentale per crescere, imparare e sviluppare la propria creatività, ed è proprio in questo che la Biblioteca dei Ragazzi spera di poter aiutare i giovani».