CUPRAMONTANA – Il giorno dopo la tragica morte di Hamid, 5 anni, probabilmente per mano del giovane padre macedone, a Cupramontana si respira la stessa aria sgomenta di circa tre mesi prima, quando la cronaca si occupò della morte di Mariya Iscra.
«Sono due casi diversi – sostiene il sindaco Luigi Cerioni – questo contesto è diverso. Possiamo dire che tragicamente ci troviamo a vivere comunque lo stesso dolore».
«Dolore e incredulità – continua – per la morte tragica e sconvolgente del bambino di 5 anni. Qui a Cupramontana fatti di questo genere, a mia memoria, non ci sono mai stati e questo dà la misura dell’eccezionalità di quanto avvenuto».
Ci si è dati subita da fare, in Comune, per verificare le condizioni della famiglia coinvolta, considerato che il giovane papà era senza lavoro, attualmente, con due figli e un altro in arrivo «ma i servizi sociali mi hanno segnalato che non c’è alcuna pratica di sostegno, nessun contatto con loro».
«So – continua il primo cittadino – che due bambini frequentavano la materna, quello purtroppo deceduto e il fratellino di 3 anni. La vittima lo frequentava da almeno un paio di anni».
Il Comune, comunque, non si tira indietro e «se occorrerà maggiore impegno verso certe fasce della popolazione questo non mancherà di sicuro, con i servizi sociali cercheremo di aiutare questa famiglia, di sostenerla in qualche modo per quello che ci compete».