JESI – Una gita al biodigestore in Trentino. È quanto stanno organizzando Comune e Ata Rifiuti per dare la possibilità ad assessori, consiglieri comunali e residenti della Coppetella di vedere con i propri occhi un impianto per il trattamento della frazione organica, che l’Autorità d’Ambito vorrebbe realizzare in zona Interporto. Una notizia che ha già scatenato polemiche in consiglio comunale, spingendo appunto l’amministrazione a promuovere tale iniziativa per dare l’opportunità di conoscere da vicino come funziona una struttura di questo tipo.
«Questo impianto è assolutamente necessario per la nostra provincia – ha spiegato l’assessore Cinzia Napolitano -. Jesi non ha dato alcun via libera, né ci siamo candidati, ma abbiamo solo espresso la disponibilità a prendere in considerazione il progetto, discutendone in città. Legambiente ci ha fatto vedere, nell’illustrare lo stesso impianto, come un rifiuto possa trasformarsi in risorsa (nel caso specifico in biometano ndr.). Ad oggi, essi finiscono fuori regione, con costi economici e ambientali ben più elevati. Non parliamo di una discarica, in alcun modo. Ho avuto la possibilità di visitare il biodigestore del Trentino, situato al centro di vigne e boschi dove si pratica agricoltura biologica. Dal punto di vista ambientale, insomma, è veramente sostenibile». Esso si trova infatti a Faedo, in località Cadino, provincia di Trento. Si dirigerà proprio lì il pullman in fase di allestimento.
«Faremo questa visita entro le prossime due settimane, ci stiamo accordando con i gestori per avere la possibilità di visitarlo adeguatamente», anticipa l’assessore Napolitano. Anche i residenti della Coppetella avranno la possibilità di salire in pullman. In consiglio comunale, il sindaco Massimo Bacci ha evidenziato i potenziali benefici economici in favore della comunità qualora il biodigestore entrasse in funzione. Scettica l’opposizione.