JESI – Fabrizio Collamati, 35 anni, jesino, risiede con la famiglia, la consorte Gloria e i piccoli Gabriele, di un anno e Maddalena di tre, a Monte San Vito.
Professione, dentista. Ma che si “muove” tra Jesi, Ancona e Macerata. E non a caso, si direbbe, proprio perché il muoversi fa parte del suo Dna. E più lontano si va, meglio è. Insomma, nelle sue vene scorre il sangue del grande viaggiatore.
«Una passione che è nata con me», dice. E ne ha girato di mondo Fabrizio, non solo per piacere. Qualche anno fa, infatti, in uno sperduto villaggio delle Ande peruviane, San Marcos, ha offerto la sua opera di volontario, in un piccolo studio, curando i denti a chi ne aveva bisogno. Ma le sue impronte le ha lasciate, tanto per citare alcune terre, anche in Sud Africa, Malesia, Cuba, Marocco, Messico, India, Giappone, Australia, Emirati Arabi, Norvegia, Usa, compresa la Maratona di New York.
E tutto nasce dal fatto che «nei precedenti viaggi – spiega – ho iniziato ad appassionarmi anche alla scrittura dei diari di viaggio, accompagnati da portfoli fotografici o video. Questi racconti hanno avuto buoni apprezzamenti da parte di molti miei amici, che mi hanno suggerito di farne qualcosa in più. Perciò ho iniziato a pensare all’idea di un blog di viaggi».
La sua idea, comunque era quella di «fare qualcosa di diverso, che si differenziasse dalla “giungla” di blog di viaggio che si trovano sul web. Volevo qualcosa di più interattivo, che incentivasse le persone a seguire le mie storie in modo da farle evadere dalla quotidianità e portarle magari in qualche posto esotico».
«E in base al tema scriveremo insieme la storia di quel viaggio. Io cercherò di portare quel tema in quella meta».
«Ma in base al tema del viaggio, spero poi di poter trovare uno sponsor al quale poter offrire la visibilità del suo prodotto durante il mio girovagare per il mondo. Se il tema fosse la musica, ad esempio, trovare un contatto con un produttore di strumenti musicali che mi permetta di usare il suo strumento in viaggio durante la mia storia. In tal modo, con una parte del materiale che raccoglierò, potrò creare poi, in post-produzione, una volta tornato, dei video ad hoc per garantirgli visibilità nella mia pagina e “regalargli” un bel video promozionale che a sua volta darà visibilità a me».
L’ultima fase del progetto: che la pagina diventi “appetibile” per qualche sponsor il quale si proponga di finanziare una parte del viaggio.