JESI – Era una sfida da sgambatura infrasettimanale diversi anni fa. Da una parte una squadra di professionisti ad altissimo livello, magari guidata da allenatori prestigiosi come Gigi Simoni o Luciano Spalletti. Dall’altra i volenterosi e appassionati dilettanti di una squadra di quartiere. Da galoppo del giovedì, con foto ricordo di gruppo finale. Invece domenica prossima alle 15.30 allo stadio Del Conero di Ancona, la sfida fra Anconitana e Borgo Minonna varrà, frutto inatteso del tracollo del calcio della città dorica, i tre punti. Quelli veri, quelli della seconda giornata del campionato di Prima categoria, girone B.
«Il clima è teso, anche perché veniamo da una meritata sconfitta all’esordio, sabato scorso. Ma magari può essere stato un salutare bagno di umiltà che potrebbe servirci per essere pronti al Del Conero» dice Cristiano Luchetta, mister del Borgo Minnona. All’esordio, gli jesini hanno perso 1-3 in casa, al Petraccini, per opera del Monsano. Curiosità: nelle file del Monsano, decisiva la doppietta di Enrico Senesi, figlio del direttore sportivo del Borgo, Stefano. «Una brutta partita, giocata davvero male da parte nostra e per questo siamo un po’ preoccupati- dice Luchetta- ma speriamo di riscattarci. Recuperiamo Romagnoli e Morbidelli, squalificati nel primo turno, e Rotoloni. Certo la condizione non è ottimale, ad alcuni mancano i 90 minuti nelle gambe. Problemi da superare».
Come si prepara una partita da giocare, in Prima categoria, in un impianto come il Del Conero? «Col massimo dell’attenzione- dice Luchetta– ma anche col sorriso, perché poi in fondo tutto deve restare nell’ambito dello sport. Alla fine quello che conta per noi sono i tre punti, come in tutte le altre partite. Certo avremo contro un ambiente “ostile”. A questi livelli, non si è abituati ad avere contro un migliaio di tifosi avversari. Ma speriamo non pesi sulla partita, senza quella che chiamano “sudditanza psicologica”».