FILOTTRANO – Maxi bollette dell’energia, costretta alla chiusura la “Bottega Golosa” di via Trenta Giugno. Avevamo già ascoltato la voce disperata di questo commerciante, Lorenzo Lucaioli, che ai nostri microfoni aveva raccontato la sua situazione e l’amara conclusione che solo la chiusura dell’attività di famiglia avrebbe potuto costituire una salvezza rispetto alla scure dei costi e delle bollette. Ma ora, a 20 giorni da quello sfogo, per Lucaioli tornano i guai. E hanno l’aspetto dei solleciti di pagamento e della rateizzazione per il processo di cessione dell’attività.
«Mi sono arrivati continui e insistenti solleciti dell’azienda erogatrice della fornitura per il pagamento delle bollette insolute – ci scrive Lucaioli – mi rivolgo a voi perché i costi di un legale non rientrano più fra le mie possibilità economiche e finanziarie. Spero e proverò con tutto me stesso a provvedere a questa drastica situazione ma non vedo la luce in fondo al tunnel. Sto addirittura pensando di esporre denuncia alla società per istigazione al suicidio a causa dei continui e insistenti solleciti di pagamento. Per ora, l’unica strada da percorrere è quella di chiudere l’attività il 24 ottobre 2022, rimanere senza stipendio né risorse per mandare avanti le nostre famiglie. Lo stipendio che verrà, difficilmente potrà coprire le rateizzazioni che ci chiedono al mese, da 3.000 euro a 4.500 euro, che dureranno anche se chiudiamo, fino a febbraio».
Lucaioli chiede un aiuto alle Istituzioni, magari a un Parlamentare in grado di sollevare questa situazione, non solo la sua ma di quanti si trovano nelle medesime difficoltà. «Mi devo scusare – conclude disperato – ma qui si mette male».