JESI- Si alzano lingue di fuoco e colonne di fumo nero dalla scarpata vicino al parcheggio del ristorante “Tabano”, in via Tabano 26. Si riaccende all’improvviso la paura del maxi incendio che ha devastato 400 ettari di coltivo appena pochi giorni fa, annerendo le colline da Monteschiavo a Maiolati Spontini fino al confine con Tabano e Acquasanta a Jesi.
Qualcuno lancia l’allarme al 112, sono le 15 circa di oggi. Sul posto arrivano subito le squadre dei Vigili del fuoco di Jesi, temendo che qualche focolaio possa aver ripreso vigore col vento e possa riaffacciarsi una nuova, terribile minaccia. Invece i pompieri si rendono conto subito che la zona è un’altra, lontana da quella porzione di territorio di Tabano intaccata dal maxi rogo di sei giorni fa.
Tuttavia le fiamme lambiscono il parcheggio e quindi l’area adiacente il ristorante. Grazie a un intervento tempestivo, i pompieri riescono a circoscrivere l’incendio, limitato a delle sterpaglie sulla scarpata che delimita il parcheggio. Complessivamente sono andati bruciati venti metri quadrati di stoppie e terreno incolto. Nessuna delle auto in sosta ha subìto danni da calore o di altra natura. I vigili del fuoco hanno quindi messo in sicurezza la zona. Un intervento che in un’oretta ha permesso di riportare la situazione sotto controllo. Ora si indaga sulle cause: nessuna pista viene al momento esclusa, infatti sono intervenuti anche i Carabinieri Forestali di Jesi San Marcello per un sopralluogo e per la ricerca della causa del rogo.