JESI – «Cinque anni di sport senza barriere». Li celebra così l’Ackapawa Sport Club Jesi, polisportiva antirazzista, nota per l’attività diffusa e aperta a tutti, e di cui ricorre, in questo mese di febbraio, l’anniversario della nascita nel 2012. Da allora l’Ackapawa ha fra gli altri gestito l’attività sportiva e di aggregazione a supporto di rifugiati e richiedenti asilo accolti in città dal Gus, dato vita alla prima squadra di cricket cittadina che ha dato una risposta alla passione sportiva di tanti immigrati nel nostro territorio, regalato storie come quella degli eritrei Abraham e Semere, arrivati a Jesi da rifugiati, passando per Lampedusa, e rivelatisi campioncini della corsa.
«Esattamente 5 anni fa – ricorda l’Ackapawa in occasione della ricorrenza – proprio in questi giorni, il futuro sembrava difficile, il nevò di quell’anno aveva messo letteralmente in ginocchio lo spazio di aggregazione sociale più “antico” di Jesi, distruggendolo …si cercava di ripartire con la solita, proverbiale militanza, per permettere a tanti di continuare ad avere uno spazio di espressione, di solidarietà, di condivisione di base…Beh, non solo quel Centro, il Tnt, è ripartito alla grande, diventando un nuovo Spazio Comune Autogestito, ma al suo interno è stato un continuo ed inarrestabile proliferare di idee, arte, musica, intervento sociale e solidale, diventando fin da subito anche la culla dello sport di base, per l’inclusione sociale e contro ogni discriminazione…Nasceva così, con un nome impronunciabile, dedicato alle tribù native americane che tanto davano spazio alle pratiche sportive non competitive ma aggregative, l’Ackapawa Sport Club Jesi».
Oggi l’Ackapawa segue progetti sociali legati alla pratica di calcio a 5, pallavolo e trekking (la prima uscita del nuovo anno a Valle Scappuccia, il 5 marzo) per gli assistiti dal Gus e i soggetti impegnati a sconfiggere il disagio della comunità Soteria. La polisportiva gestisce, con una novantina di praticanti, la palestra di arrampicata sportiva del Cubo, zona Borgo Minonna, e circa in ottanta seguono i corsi della Scuola di Circo (tessuti aerei, trapezio, circo) che l’Ackapawa cura come pure i corsi di discipline orientali. Ideatrice, realizzatrice e promotrice della Italian Cricket League, la polisportiva antirazzista lo scorso anno ha posto al via della competizione ben due squadre e quest’anno si appresta a prendere parte alla nuova stagione.