JESI – Buoni casa per agevolare l’acquisto della prima abitazione. La Regione ha stanziato 2 milioni di euro complessivi, invitando i Comuni a individuare le categorie che ne beneficeranno. I destinatari di tali contributi, di 25 mila euro ciascuno, sono le famiglie, anche monopersonali, le unioni civili tra persone dello stesso sesso e le convivenze di fatto, a patto che l’Isee dei richiedenti non oltrepassi i 39 mila euro.
I Comuni possono stabilire particolari “riserve” per l’assegnazione dei buoni casa a determinate categorie sociali, con particolare riguardo alle giovani coppie. L’amministrazione Bacci ha pertanto definito i criteri, dando seguito al bando regionale. Rientrano fra i beneficiari, a Jesi, le giovani coppie (di età non superiore a 35 anni ciascuno), vale a dire il nucleo familiare composto da almeno due persone coniugate o unite civilmente. Nonché le persone conviventi, in procinto di unirsi in matrimonio (condizione attestata dall’aver già effettuato le relative pubblicazioni, o di contrarre il matrimonio prima dell’atto di assegnazione provvisoria del buono casa). Quest’ultima specificazione è stata introdotta per scongiurare il tentativo, da parte dei “furbetti”, di ottenere i contributi, simulando unioni fittizie.
Di recente, il Comune ha approvato il nuovo disciplinare per regolamentare matrimoni e unioni civili, al fine di uniformare la normativa in materia. Già celebrati matrimoni fra persone dello stesso sesso in città, fra le prime in Italia a istituire il registro delle unioni civili.