Jesi-Fabriano

Jesina: Cossu vice presidente e porte aperte con l’Avezzano

«Questa società resta e non molla- le parole del proprietario Mosconi e di Chiariotti- lui e Amici sono i primi tasselli per dare basi serie, solide, durature e credibili»

Da sinistra Gianfranco Amici, Gianfilippo Mosconi, Giancarlo Chiariotti e Alessandro Cossu

JESI – Il ritorno alla Jesina di Alessandro Cossu, che assume la carica di vice presidente. E ingresso gratuito per tutti al Carotti domenica prossima 2 febbraio, per l’ultimissima spiaggia rappresentata dalla sfida casalinga all’Avezzano. Sono le novità comunicate nel pomeriggio di oggi (giovedì 30 gennaio) dalla società leoncella, in una conferenza stampa alla quale hanno preso parte il proprietario Gianfilippo Mosconi, il presidente Giancarlo Chiariotti e, con Cossu, il d.g. Gianfranco Amici. Con Mosconi e Chiariotti che, in apertura, hanno voluto precisare che saranno ancora loro e questa società, «salvo proposte serie che non sono mai arrivate» hanno detto i due, a portare avanti la storia della Jesina anche nella prossima stagione, in D o in Eccellenza a seconda di quello che sarà il risultato sportivo al termine di questa.

Alessandro Cossu rientra alla Jesina

Cossu, jesino di fatto da anni e alla Jesina in più occasioni (con lui l’ultima vittoria di un campionato, l’Eccellenza, nel 1994) aveva salutato due settimane fa la Sangiustese di cui era stato d.g. per un anno e mezzo. «Per questioni mie non potevo più lavorare lontano da casa- spiega Cossu– ma non mi aspettavo che ad arrivare sarebbe stata la chiamata della Jesina, a cui mi lega un rapporto d’amore. Metto a disposizione la mia persona e la mia esperienza, sperando di contribuire a tirarsi fuori da questa situazione non solo per quello che riguarda l’aspetto sportivo: da fuori ho sentito su questa società circolare voci negative e anche cattiverie non vere, che destabilizzano l’ambiente».

C’è questa stagione da concludere anche se, a meno 4 dai playout proprio dell’Avezzano (e domenica mancheranno gli squalificati Villanova, Perna e Oproiescu oltre a qualche acciaccato), la strada sembra ormai troppo in salita. «Ma sono convinto che questa squadra, con tutti gli effettivi, non sia affatto la peggiore del girone. C’è da crederci». Soprattutto c’è da programmare il futuro. «Mi farò carico, insieme a Gianfranco Amici, di gestire tutte le situazioni- dice Cossu- compresi un settore giovanile che ha perso quest’anno una sessantina di ragazzi e i rapporti con le istituzioni: ho già chiamato l’assessore allo sport, farò presto lo stesso con il Sindaco. La Jesina è della città».

In precedenza era stato Chiariotti a spiegare: «Cossu lavorerà con Amici alla gestione sia sportiva sia organizzativa e questo anche, almeno, per tutta la prossima stagione. Vogliamo costruire una società che vada avanti a dispetto di quello che possa essere il risultato sportivo e dia risposte alla città.  Stiamo facendo di tutto per dare una base solida, seria, credibile e duratura alla Jesina Calcio». Che sarà quindi ancora rappresentata da questa proprietà. «Non scappiamo, non abbandoniamo, abbiamo intenzione di rimanere– dice Chiariotti- io e Mosconi siamo due persone inesperte di calcio, Amici e Cossu sono i primi tasselli di fondamenta solide da gettare». Ammesso che questa sia però la volta buona, visti i precedenti in un anno e mezzo di giravolte. «Lo è» risponde Chiariotti. E Mosconi dice: «Non siamo rimasti fermi e non siamo intenzionati a mollare. Stiamo lavorando per presente e futuro. Se arrivassero proposte serie per la Jesina saremmo disposti a valutarle ma ad oggi garantisco che non ce ne sono state».

Tolentino- Jesina

Amici afferma: «Se Mosconi, che ha fatto comunque un grosso sacrificio economico e per questo lo rispetto, ha commesso degli errori, non l’ha fatto certo per farsi del male. Sono stracontento dell’arrivo di Cossu, un personaggio che ha più esperienza e conoscenze, specie organizzative, di me, che sono uomo di campo».

La parola d’ordine è continuare a credere nella possibilità di salvarsi, anche se la situazione appare sostanzialmente compromessa. Per questo porte aperte a tutti senza passare dal botteghino al Carotti domenica prossima. Ma poi, la prossima stagione? Sarà comunque serie D o Eccellenza a seconda del risultato sul campo e saranno comunque evitati la scomparsa o doppi e tripli salti di categoria all’indietro? «Sarà così» risponde Chiariotti. E sul tipo di stagione ventura, Cossu dice: «Questa società ha della situazioni la cui sistemazione sta dilazionando nel tempo e in parallelo un budget per la stagione sportiva. A seconda della possibilità che ci siano supporti e sostegni ulteriori per questo secondo aspetto sportivo, potrebbero cambiare, in D o in Eccellenza, discorso economico e prospettive». Insomma, ci sono mesi davanti in cui provare a costruire una reale credibilità per la Jesina.