JESI – «Disposti a cedere la Jesina, anche gratuitamente. Ho delegato in via esclusiva il Vice Presidente esecutivo Alessandro Cossu, figura di garanzia assoluta per tutta la Città, a trattare la cessione della Società con tutti i soggetti che si dimostreranno interessati, e che porteranno proposte concrete, solide e credibili». Rompe così il silenzio il proprietario della società leoncella, Gianfilippo Mosconi.
«Nel caso – prosegue Mosconi – andando oltre alle chiacchiere, nessuno si dimostrerà interessato nel rilevare il Club, insieme ad Alessandro Cossu e ad altri sani e seri collaboratori, lavoreremo per un vero rilancio a 360 gradi». Tornano dunque a muoversi le acque in casa Jesina, ultima in classifica nel girone F di serie D al momento della interruzione dei giochi lo scorso 8 marzo, ma soprattutto alle prese con le tante incognite su presente e futuro societari.
Dice Mosconi quanto alla strada per una eventuale cessione del club: «Nessuno potrà usare il mio nome in modo strumentale, o ancor peggio come un alibi. Il 1 Giugno 2020 valuteremo le proposte che realmente saranno sopra il tavolo, ma una cosa è certa: a prescindere dalla categoria, non lascerò morire la Jesina come da tempo qualcuno si auspica. E per questo lavoreremo in questo periodo, al fine di non farci trovare impreparati, come invece è accaduto in passato».
Secondo Mosconi: «Una Società, la Jesina, che va ricordato è ad oggi fortemente impegnata nella riorganizzazione del settore giovanile con progetti aggregativi ed ambiziosi, e che per un chiaro impegno preso dal Sig. Mosconi, non lascerà pendenze economiche per la stagione 2019/20, rispetto agli impegni economici pattuiti con giocatori, collaboratori e allenatori».
Strada chiusa invece per la collaborazione con il Moie Vallesina: «Con Graziano Tittarelli (dirigente al Moie Vallesina e presentato da Alessandro Cossu nella squadra chiamata a lavorare sul futuro leoncello, nda) i colloqui erano iniziati a ottobre 2019, informando di ciò anche il Presidente del Moie Vallesina Roberto Possanzini, sia per il rapporto che mi lega a quest’ultimo, sia per la correttezza che mi ha sempre contraddistinto, sapendo che lo stesso Tittarelli era in qualche modo legato alla società di cui sopra.
Nel frattempo a inizio anno 2020 con l’arrivo di Alessandro Cossu è nata l’idea di fare squadra tra le realtà del territorio che correttamente sono state tutte interpellate. Questo per me resta a tutt’oggi una “stella polare” ma, mio malgrado, non posso far altro che prendere atto del loro ripensamento. Certo, avrei preferito sentirmelo dire direttamente, visto che il mio numero di telefono è stato sempre a disposizione di tutti, piuttosto che leggere ricostruzioni sommarie sui social. Aggiungo, il sig. Tittarelli può tranquillamente non sentirsi legato da vincoli con la jesina fino al 1 giugno, in quanto non ne vedo il motivo, visto il suo legittimo desiderio di lavorare con un’altra società».