JESI – Netta e eloquente presa di posizione del sindaco Massimo Bacci sulla questione Jesina. «Ho fin da subito condiviso – dice il primo cittadino- le forti preoccupazioni dei tifosi circa il futuro della Jesina Calcio dopo le notizie apparse sulla stampa nei giorni scorsi, in particolare la volontà del proprietario della maggioranza delle quote Gianfilippo Mosconi di voler terminare questa esperienza e cedere la società».
Così il sindaco Massimo Bacci che aggiunge: «Per il ruolo che rivesto mi sono sentito in dovere di sondare il terreno per capire se vi potessero essere potenziali soggetti – seri e credibili – interessati alla società. Posso annunciare che ho trovato disponibilità a discuterne da parte di alcune personalità di alto profilo che mi hanno però posto una precondizione irrinunciabile. E cioè che l’intera attuale dirigenza, a vario titolo rappresentata, esca definitivamente di scena. Tutto questo l’ho comunicato ai signori Gianfilippo Mosconi, Giancarlo Chiariotti e Gianfranco Amici con i quali mi sono incontrato ieri pomeriggio (3 giugno)».
Prosegue Bacci: «Chiarisco un concetto. Non avevo e non ho alcun potere di interferire nelle vicende di una società, come la Jesina, a tutti gli effetti privata. Ho viceversa il dovere di individuare una possibile soluzione di fronte al rischio – paventato dal diretto interessato e cioè il proprietario delle quote di maggioranza – che una società privata che coinvolge la passione di tantissimi cittadini possa terminare così, dopo oltre 90 anni in cui ha accompagnato i sogni e le emozioni di generazioni di tifosi. Ed è su questo sentiero che mi sono mosso, senza scavalcare alcuno, ma nel rigoroso rispetto sia delle regole sia della gloriosa storia sportiva della città di Jesi».