JESI – Una donna che ha fatto della sua passione per la moda un importante veicolo di messaggi solidali per le altre donne, contro il body shaming e tutti quegli stereotipi che imprigionano il corpo femminile. Silvia Meschini, jesina, modella curvy molto attiva sui social e in passerella nei concorsi dedicati, ha deciso di lanciarsi in un’altra iniziativa stavolta di carattere sportivo: è entrata a far parte della Nazionale Italiana curvy di calcio, una formazione nata lo scorso anno nel Milanese su idea di Francesca Angelo e dall’allenatore Moreno Buccianti.
La Nazionale femminile azzurra mette insieme 11 donne fiere delle proprie generose forme, con l’obiettivo di lanciare un messaggio per tutte. Un messaggio di accettazione, di benessere, di amore per il proprio corpo. Silvia è una di queste donne che, fiera delle proprie forme, si è messa in gioco per dare un calcio agli stereotipi in favore dell’accettazione di sé. Calcio come divertimento, inclusione, benessere psicofisico che nulla ha a che vedere con la bellezza estetica, ma che ne viene troppo spesso condizionato da spot e messaggi pubblicitari falsati. Silvia combatte contro un messaggio, e scende in campo con la maglia azzurra insieme ad altre 10 donne curvy, per partecipare a manifestazioni benefiche e solidaristiche.
«È una bella opportunità, sono molto onorata di essere stata scelta dal presidente della Nazionale Calcio curvy – dice Silvia Meschini, entusiasta di questo nuovo impegno –, è il mio calcio agli stereotipi: la bellezza non ha taglia, non ha canoni, penso che tutte le donne, anche con qualche chilo in più, devono vedersi bene e possono fare qualsiasi cosa. Non devono essere sempre in prima fila per forza le magre. Voglio portare con me tutte quelle donne che non si vedono bene con i propri chili, la bellezza è sorriso e portamento e allegria. Sono da sempre impegnata per portare un messaggio di body positivity per l’accettazione di sé sia attraverso i concorsi di bellezza che le mie campagne social (su Instagram: silviacurvy_model). Bisogna amarsi per come si è».
Silvia scende in campo anche per sfatare i castelli di preconcetti su cui si regge la società del consumismo, avvelenata addirittura da una sorta di “grassofobia” che appicca etichette alle persone in base al proprio peso e alla propria fisicità. «Sappiamo benissimo che dare una “etichetta” è un principio sbagliato, spesso discriminante, ma mettendo in campo la Nazionale Italiana Curvy Calcio vogliamo raggiungere obiettivi che sono diametralmente opposti a questo concetto – spiegano i promotori dell’iniziativa, Francesca Angelo e Moreno Buccianti – frequentemente si associa una fisicità “generosa” ad abitudini di vita sbagliata, come ad esempio può essere l’immagine Junk Food che viene legata ad un corpo in carne. Sfatare il mito errato legato alle donne formose, da una parte ci permetterà di dimostrare che anche noi “curvy” amiamo il mondo dello sport, delle sane abitudini e ci prendiamo cura di noi stesse spinte dall’unico desiderio di migliorare sempre di più».
«Finalmente con questo meraviglioso progetto sfatiamo l’idea che le Curvy non amano lo sport e non amano curarsi di loro! Anzi dimostreremo con la grinta sfatando anche questo stereotipo, che possiamo sempre migliorare. Curvy sì ma in salute» aggiunge Francesca Angelo.
«Il mio sogno – conclude Silvia Meschini – sarebbe quello di organizzare una partita del cuore nella mia città, Jesi, chissà se riuscirò a realizzarlo…intanto sto cercando sponsor che possano sostenere il mio progetto solidale».
(Credits foto: fotoalnaturale)