JESI – Entrano nel vivo la campagna elettorale e i confronti pubblici fra i sei candidati alla carica di sindaco di Jesi, che mandano in scena al Teatro “Il Piccolo” di San Giuseppe uno degli appuntamenti più importanti, quello organizzato dalle associazioni di categoria Cna, Confartigianato e Confcommercio sul tema “Jesi e l’Economia”. A sorpresa manca il candidato del Movimento Cinque Stelle, Luca Bertini, sostituito per l’occasione al banco degli aspiranti sindaci dal capogruppo grillino uscente Massimo Gianangeli, candidato primo cittadino nel 2012 che non figurerà però in lista per questa nuova tornata elettorale.
Le domande delle 3C a Samuele Animali (Jesi in Comune, #Laboratorio Sinistra), Massimo Bacci (Jesinsieme, Insieme Civico, Patto per Jesi, Jesiamo), il rappresentante Cinque Stelle, Silvia Gregori (Lega Nord), Massimiliano Lucaboni (Libera Azione) e Osvaldo Pirani (Pd, Jesi Sostenibile) vertono su prime misure una volta in carica, riqualificazione del centro, peso della Tari da alleviare, Sistema Vallesina in risposta alla crisi, futuro dell’area ex Sadam di Jesi e incentivi alle le nuove Imprese. Ma alla fine salta la firma da parte dei candidati del documento proposto dalle associazioni per chiedere loro impegni concreti, in particolare per le richieste sul fronte delle procedure di assegnazioni degli appalti da rivedere alla luce dei margini di manovra concessi dalla normativa all’amministratore pubblico. Quanto alle prime misure da attuare, di digitalizzazione del Comune parlano Animali e il rappresentante Cinque Stelle, di sicurezza la Gregori, di tassazione da ridurre Lucaboni e di rapporti in ottica di area vasta e di integrazione di servizi col resto della Vallesina Pirani, mentre il sindaco uscente Bacci fa riferimento a un programma di mandato da seguire a 360 gradi.
Sul fronte tassa rifiuti e sistema di raccolta, spinge per il gestore unico provinciale Pirani, sul quale però confermano la contrarietà i Cinque Stelle e le perplessità Bacci, che dice: «Per un gestore unico ha deciso una norma regionale ma essere inglobati in strutture meno efficienti della nostra attuale rischia di tradursi in un peggiore servizio con costi maggiori». Schermaglie sull’ex Sadam. «Pd messo in croce sulla riconversione- dice Pirani- che oggi è ancora ferma, con un imprenditore col quale occorre mettersi a tavolo da pari a pari per chiedere rispetto degli impegni». Animali vede come «scriteriata la soluzione commerciale, mentre i lavoratori da ricollocare stanno terminando la mobilità». Bacci punta per l’area sui «programmi avviati fra nuovo palascherma, produzione della Fondazione Pergolesi Spontini, stampa 3D e innovazione», Lucaboni chiede un palafiera mentre i Cinque Stelle parlano di zona da bonificare e la Gregori impegno per crearvi lavoro per i giovani.