JESI – Primavera 2022. È il periodo in cui l’amministrazione Bacci, in scadenza di mandato, conta di completare il nuovo Corso Matteotti. La novità di questi giorni è l’imminente avvio delle operazioni di ripavimentazione con pietra analoga a quella utilizzata per piazza Pergolesi. Un cantiere posticipato al 2021 a seguito della richiesta dei commercianti del centro, che ha dovuto affrontare qualche piccola battuta d’arresto nelle prime fasi, poi compensata da rapide ripartenze e recuperi.
«Ci sono stati rallentamenti nella programmazione iniziale di corso Matteotti – ammette l’assessore ai lavori pubblici, Roberto Renzi -. Il cantiere è stato pertanto organizzato diversamente. Si è deciso di estenderlo in lunghezza, rispetto alle previsioni, riducendo persino i disagi. Ciò ha consentito di sanare i ritardi accumulati, derivanti principalmente dalle tempistiche di intervento delle società che si occupano dei sottoservizi. Siamo fiduciosi che si possa procedere senza ulteriori ritardi e problemi. Restiamo in contatto costante con la Soprintendenza, inoltre. Stanno iniziando la posa della pavimentazione in pietra, che a breve sarà anche visibile su alcuni tratti. Si approfitterà della stagione estiva per accelerare ancora. Ogni modifica rilevante apportata viene comunicata alle associazioni di categoria».
Qualche giorno fa, in consiglio comunale, Francesco Coltorti di Jesi in Comune ha rimarcato l’importanza di indicare le date ipotetiche di conclusione del cantiere di corso Matteotti per dar modo a residenti e commercianti di organizzarsi.
Ultimi giorni di lavoro anche in piazza della Repubblica. Lo spostamento della fontana dei Leoni è pressoché concluso e anche l’allaccio idrico è stato effettuato. Si sta completando il restauro dell’obelisco ed entro una decina di giorni, salvo imprevisti, il monumento tornerà a essere integralmente visibile nella sua “nuova” vecchia collocazione. Come disposto da Cassio Morosetti nel testamento, l’operazione deve essere tassativamente conclusa entro il 21 luglio 2021, pena la perdita dell’eredità di 2 milioni di euro.