JESI – Cantiere blindato in Piazza Pergolesi. Alle lamentele delle commercianti e dell’opposizione si aggiungono anche quelle di Tania Luminari presidente di Confcommercio.
«I lavori per lo spostamento della statua stanno creando problemi molto seri ai commercianti della zona (leggi l’articolo) – spiega Luminari – Non si sa nulla di questo cantiere: quando riprenderà? L’ok della Soprintendenza c’è? Quando finiranno i lavori?. Le risposte che ci sono state date in Comune, all’incontro di mercoledì scorso, sono assolutamente insufficienti. Due mesi fa ci sono state dette le medesime cose e per le commercianti interessate non ci sono soluzioni: sul lavoro delle persone non si scherza». Un calo nelle vendite e il rischio, serio, che i lavori nel cantiere si protrarranno fino a Natale periodo molto importante per le vendite. A fine mese lo sfratto per l’edicola: «La nuova sede (i locali della ex Libreria cattolica, ndr) è pronta? Andava fatto insieme ai commercianti un calendario dei lavori, avrebbero potuto organizzare le ferie di conseguenza. Mi chiedo anche che fine abbia fatto il Comitato Nessuno Tocchi Pergolesi».
«In tempi di crisi come questo, un calo delle vendite è un problema serio – spiega Rosalba Montapponi della profumeria Harmony – Ho acquistato un macchinario nuovo, mi avessero detto che il cantiere consisteva in pannelli di legno così alti proprio davanti all’ingresso del mio negozio, avrei posticipato l’acquisto. In cinquant’anni che gestisco l’attività non mi sono mai trovata in difficoltà come in questo momento».
Dello stesso parere Laura Loccioni del negozio per bambini Kirikù: «Mi vengono a chiedere se sto aperta il giovedì sera dopo cena. E per quale motivo?». Sulla vicenda è intervenuta anche l’opposizione, chiedendo di organizzare un’assemblea pubblica per far sapere alla cittadinanza lo stato dei lavori.
Rammaricato l’assessore con delega al commercio, Ugo Coltorti: «Capisco le difficoltà e mi dispiace. Anche Le Tre Botteghe ha aperto in zona, pensavamo che i lavori fossero finiti. Di certo le previsioni non erano queste. I negozi sfitti sul Corso sono di Progetto Jesi, ancora in liquidazione, devono rientrare nella proprietà del Comune. Martedì prossimo (17 luglio) ci sarà la giunta, porterò sicuramente la questione all’attenzione di tutti per trovare una soluzione».