Jesi-Fabriano

Caro energia, il Comune di Jesi spenderà (almeno) 1,2 milioni in più

Il sindaco Lorenzo Fiordelmondo: «É la previsione degli uffici ad oggi. Al momento l'ente può essere in grado di fronteggiarlo ma non è pensabile sostenerlo a tempo indefinito». L’opposizione civica: «L'amministrazione batta un colpo»

JESI – Caro energia, il Comune di Jesi valuta al momento ben oltre un milione di euro di incremento delle spese per i consumi. A rivelarlo è il sindaco, Lorenzo Fiordelmondo. «La previsione degli uffici è ad oggi di maggiori spese in bilancio legate alle utenze per un milione e 200 mila euro. Al momento l’ente può essere in grado di fronteggiarle grazie ad un residuo in cassa di fondi Covid, agli stanziamenti decisi dal Governo proprio per fronteggiare tale situazione e ad altre risorse disponibili». Ma non c’è da stare sereni. «La previsione – dice Fiordelmondo – è stimata sulla base delle condizioni attuali ma non sappiamo ancora che potrà accadere. E non è certo pensabile sostenere un andamento simile a tempo indefinito. Stiamo affrontando una ricognizione approfondita delle risorse e una valutazione della possibilità di recuperarne in prospettiva, verificando tutti gli aspetti anche con le società partecipate».

Lorenzo Fiordelmondo, sindaco di Jesi

Caro energia, l’opposizione civica: «Il Comune di Jesi batta un colpo»

Per Jesiamo – Orizzonte Jesi – Riformisti – Patto per Jesi: «La realizzazione della nuova illuminazione pubblica, in fase di completamento, è stato uno dei grandi investimenti in opere pubbliche della passata amministrazione che ha interessato oltre 7mila punti luce della città ora dotati di nuova tecnologia a LED con minore impatto in termini di inquinamento luminoso ma soprattutto meno energivori dal punto dei consumi tanto da assorbire il rincaro del costo dell’energia elettrica consumata dall’Ente in questi mesi. Minore spesa che impatta positivamente sul bilancio e sulle casse comunali senza intaccare le disponibilità per i servizi ai cittadini. Ma con l’avvicinarsi dei mesi autunnali e invernali, la riapertura delle scuole e l’accorciarsi delle giornate, il tema dei consumi di elettricità e gas con relative bollette è argomento molto delicato anche, se non soprattutto, per gli Enti Pubblici, che in un momento caratterizzato da ristrettezze economiche deve fare i conti con gli aumenti previsti per i prossimi mesi e che dreneranno risorse importanti dai bilanci comunali, dovendo comunque erogare i servizi necessari. Certo si dovranno tenere conto anche delle esigenze ed affrontare le problematiche anche economiche dei cittadini soprattutto nelle fasce più deboli di reddito per cui un ruolo essenziale dovrà essere svolto dai servizi sociali in collaborazione con ASP. Tra le proposte quelle di orari ridotti o di accensione parziale dei punti luce della pubblica illuminazione, come si dovranno prendere provvedimenti all’interno degli edifici pubblici, scuole primarie comprese, per contenere il consumo di gas riducendo magari di un paio di gradi la temperatura massima consentita all’interno degli edifici o riducendo il periodo di accensione dei caloriferi».

«Sono attesi pertanto a breve – proseguono i civici – i provvedimenti o quanto meno le intenzioni dell’Amministrazione Comunale su questa delicata questione, quello che è certo è che una o più decisioni andranno prese per evitare ingenti conti da pagare per le casse comunali come per quelle dei cittadini che dovranno essere chiamati e sensibilizzati sugli stessi accorgimenti da usare all’interno delle proprie abitazioni. Su questo tema, sul quale al momento l’amministrazione comunale non ha dato segno di interesse, sarà invece importante confrontarsi quanto prima, meglio in una commissione o in un’audizione in cui vengano resi noti i costi previsti e discusse le proposte per attenuarli senza impattare in maniera significativa sui servizi, crediamo che sia argomento di notevole interesse per la cittadinanza che andrebbe immediatamente condiviso».