JESI – «Oltre 8mila euro da pagare per il solo mese di luglio. Erano state meno di 3mila un anno fa, quando peraltro eravamo stati aperti per tutto il mese, a differenza di quest’anno. Che commenti fare?». Caro energia, gli effetti non attendono “l’autunno difficile” che tanti si aspettano per colpire duro imprese e famiglie. Ma si mostrano ben chiari nella loro gravità già in piena estate. Un ulteriore grido d’allarme arriva dalla storica Pasticceria Zoppi di via San Francesco, una delle attività simbolo di Jesi: il rincaro della bolletta per l’utilizzo dell’energia elettrica è sconcertante, tanto più se si guarda alle circostanze.
«Appena diciotto giorni di apertura nell’ultimo mese di luglio – spiega Maria Teresa, ragioniera della Pasticceria Zoppi – quando dal 19 del mese al 1 agosto siamo rimasti chiusi per ferie: 8mila e 260 euro di bolletta da pagare per l’energia elettrica, un importo mai visto. Un anno fa, con apertura per tutti i 31 giorni di luglio, avevamo pagato 2mila e 935 euro. Una tendenza che si fa sempre più preoccupante e pesante. Come possono affrontarla le attività?».
Una segnalazione che si abbina a quella che già aveva fatto scalpore nei giorni scorsi, da parte di un altro storico nome cittadino del settore, Luigi Loscalzo, della gelateria- cioccolateria Dolcevita in viale Don Minzoni. «Da un anno all’altro – dice Loscalzo – oltre 4mila euro in più da pagare di corrente elettrica: la bolletta di 1. 139 euro del luglio 2021 è salita ai 5mila e 200 euro del mese scorso. Un’impennata che già per giugno aveva portato ad una bolletta da 3mila euro. Come è possibile pensare di continuare di questo passo?».
E il fondato timore è che l’emergenza rincari, drammatica, possa essere solo all’inizio.
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