Jesi-Fabriano

Jesi: «La cacca del cane? Davanti casa vostra»

Un abitante del centro storico sollecita con un cartello i proprietari dei quadrupedi a portarli di fronte ai cortili delle loro abitazioni per i bisogni fisiologici

Il cartello affisso da un residente del centro storico di Jesi

«Raccogliere le deiezioni solide prodotte dal cane e lavare immediatamente le deiezioni liquide e lo sporco lasciato dalle deiezioni solide». È quanto dispone il ferreo regolamento comunale di Jesi per la conduzione dei cani in città. Se qualcuno non comprendesse la terminologia utilizzata, nessun problema: un residente del centro storico ha declinato il messaggio in jesino, ”invitando” i suoi concittadini a scegliere altre zone per i bisogni di Fido. Più precisamente, i cortili delle loro abitazioni.

“El cà fadelo cagà avanti casa vostra zozzoni”. Questa la perentoria sollecitazione messa nero su bianco da un abitante della zona di San Pietro, costretto evidentemente a pulire più volte la “sporcizia” lasciata dai proprietari dei quadrupedi davanti al suo appartamento. E pensare che vi sono sanzioni pesanti, addirittura fino a 500 euro, per coloro che non rimuovono gli escrementi del proprio cane.

«I cani, per i bisogni fisiologici – si legge nel regolamento municipale -, devono essere condotti prioritariamente negli spazi di terra in prossimità di alberi, negli spazi verdi ed in prossimità degli scolatoi a margine dei marciapiedi. In ogni caso i proprietari o i detentori sono tenuti alla raccolta e alla pulizia delle deiezioni  emesse dai loro animali in modo tale da evitare l’insudiciamento dei marciapiedi, delle strade e delle loro pertinenze. Inoltre i proprietari o i detentori debbono depositare quanto raccolto nei cestelli stradali».

Gli accompagnatori dei cani, infatti, debbono essere muniti di sacchetti, o altra attrezzatura idonea all’asportazione delle deiezioni solide, e di un contenitore d’acqua con cui ripulire eventuali depositi di urine. In centro storico, effettivamente, il problema è evidente perché non sempre emerge il senso civico degli amanti degli animali. I vicoli, fra l’altro, essendo più nascosti, vengono utilizzati sia dai proprietari degli “amici a quattro zampe”, ma anche dai “bipedi” che, nei fine settimana, esagerano con l’alcol.