JESI – «Per affermare che nella casa di riposo di Jesi non ci sono positivi, bisognerebbe aver fatto i tamponi. Cosa che non è avvenuta». Ad affermarlo è Agnese Santarelli, consigliera comunale di Jesi in Comune. L’esponente di opposizione si fa sentire. «L’assessora Marialuisa Quaglieri – ricorda – ha evidenziato che anche l’amministrazione comunale ha richiesto che vengano fatti i test. A confermare ciò, le parole del direttore dell’Asp, Franco Pesaresi, nel rispondere a una nostra specifica domanda. Di tamponi, all’interno della residenza protetta di via Gramsci, ne sono stati fatti solo 11».
La questione approderà anche in Assemblea Legislativa delle Marche. I consiglieri regionali Enzo Giancarli, Gianni Maggi e Romina Pergolesi hanno presentato un’interrogazione per sollecitare l’effettuazione di tamponi alla casa di riposo. L’Asur Marche dovrebbe aver già pianificato tale tipologia di controllo, ma non ci sono ancora le tempistiche, come rivelato dal presidente del consiglio comunale, Daniele Massaccesi.
Agnese Santarelli torna anche sulla questione dell’ex Murri. «Da parte nostra – segnala – abbiamo fatto notare come sarebbe opportuno che prima di fare pubblicamente delle proposte, si facessero delle precise valutazioni tecniche, sia in relazione ad una struttura covid che a futuri posti di rsa, per evitare magari di dover poi ritirare tutto (viste anche le perplessità di qualche addetto ai lavori). E comunque i posti di rsa questa amministrazione ha deciso di inserirli nella attuale casa di riposo in ristrutturazione (?), con il trasferimento di tutti gli uffici a Villa Borgognoni. Vicenda tristemente nota».
Plauso invece all’iniziativa di Medici Senza Frontiere, che ha fatto visita alla casa di riposo di Jesi. «Finalmente sull’ong siamo tutti d’accordo», rimarca la consigliera di Jesi in Comune.