Jesi-Fabriano

Castelplanio, accoltellamento a Macine: «Mi ha aggredito uno sconosciuto»

Uno dei ragazzi coinvolti nell'episodio accaduto il 26 dicembre scorso a Macine, nei pressi della stazione ferroviaria, prende la parola tramite il suo legale per dare la sua versione dei fatti

Controlli del territorio da parte dei carabinieri di Senigallia
Controlli del territorio da parte dei carabinieri di Senigallia

CASTELPLANIO – «Nessun regolamento di conti, ma piuttosto sono stato aggredito da uno sconosciuto davanti al market Bangladesh in via Roma». È quanto riferisce il 18enne T.R. al suo avvocato Michele Liuti, facendo luce sull’episodio del 26 dicembre scorso a Macine nei pressi della Stazione Ferroviaria.

Due giovani erano arrivati con ferite da arma da taglio al pronto soccorso dell’ospedale di Jesi. I carabinieri stanno indagando sulle cause e le responsabilità dell’accoltellamento, intanto si fa avanti uno dei coinvolti. Il giovane, tramite il legale, ha dichiarato che la sera del 26 dicembre verso le 18 si trovava insieme a due amici di Castelplanio e stava camminando lungo via Roma, dovevano andare al market Bangladesh. Ma proprio lì davanti hanno visto un ragazzo italiano che stava litigando con una ragazza. E all’improvviso, senza alcun motivo, quello si sarebbe rivolto al 18enne e ai suoi amici: «Probabilmente era sotto l’effetto di stupefacenti, ha gridato “ohhi, ohh!” poi si è avvicinato e da una tasca del giubbotto ha tirato fuori un coltello, con lama di 10 centimetri e manico di legno marrone, ed ha iniziato a sferrare fendenti a caso verso di noi».

Il 18enne è rimasto ferito, gli amici avrebbero tentato di difendersi, spingendo l’aggressore e cercando di allontanarlo o disarmarlo, ma invano. Intanto l’aggressore avrebbe continuato a sferrare fendenti a caso e la sua ragazza a tirare calci ad uno dei ragazzi di Castelplanio, prima di fuggire a piedi. Intanto hanno chiamato l’ambulanza, sono andati ad aspettarla e medicarsi al Bar Cubalibre, lungo via Roma. Due dei feriti sono stati accompagnati in ambulanza al pronto soccorso di Jesi, dove sono stati medicati (prognosi 10 giorni per T.R.).

Intanto all’ospedale sono arrivati i carabinieri e dopo circa tre ore, si sarebbero presentati anche l’aggressore con la ragazza: l’uomo aveva un taglio ad una gamba. I carabinieri della Compagnia di Jesi dovranno accertare le dichiarazioni di tutti i coinvolti.