Jesi-Fabriano

Castelplanio saluta con commozione Maria Concetta Scaglione, mamma di Carlo Urbani 

La signora Scaglione, originaria di Catania, aveva 96 anni. Si è spenta questa mattina presso la RSA di Montecarotto dove era ospite

CASTELPLANIO – Si è spenta questa mattina presso la RSA di Montecarotto, la signora Maria Concetta Scaglione mamma del compianto Carlo Urbani, medico infettivologo che per primo isolò la Sars pagando con la vita. La signora Scaglione aveva 96 anni e le sue condizioni erano peggiorate negli ultimi mesi. A comunicare la sua scomparsa è l’Aicu – Associazione Italiana Carlo Urbani – che si stringe attorno ai familiari e ai tanti amici “che hanno potuto apprezzare o condividerne l’impegno nella vita del paese, in particolare per i giovani, nella scuola e nell’associazionismo”. Maria Concetta, arrivata nelle Marche da Catania giovanissima professoressa negli anni ’50, ha insegnato matematica ed è stata preside delle locali scuole Medie coronando così il desiderio di vivere e agire come educatrice in supporto di bambini, bambine e delle loro famiglie. Il suo impegno per la comunità l’ha resa attiva anche nella vita politica e dal 1968, per un breve periodo, ha ricoperto la carica di sindaco di Castelplanio. Dopo la scomparsa del figlio Carlo, a seguito della Sars, è stata tra i fondatori dell’Aicu e ha ricoperto incarichi operativi nel direttivo come presidente e come consigliere. Di lei, del suo ruolo di madre del medico-eroe ha voluto raccontare il giornalista e scrittore Vincenzo Varagona nei suoi due libri “L’eredità di Carlo” e “Il medico della Sars”, quest’ultimo in cui tratteggia la vita di Carlo attraverso i ricordi della madre. 

“… La mamma di Carlo ama dire che il compito di chi vuole bene al proprio figlio non è tanto ricordarlo, ma camminare insieme a lui – si legge nel primo capitolo de “L’eredità di Carlo” in cui racconta la genesi del museo a lui dedicato – Carlo Urbani è sempre presente. È così che Regione, comune di Castelplanio e Aicu hanno voluto offrire un segno tangibile di questa presenza, dando vita a un museo, una struttura concepita non in modo statico, come contenitore di documenti e testimonianze, ma in modo dinamico: un ambiente da vivere come centro di incontro, formazione, confronto e progettazione. Così Carlo ha vissuto, così vogliamo continuare a viverlo”. 

«È stata una donna straordinaria – dice con commozione lo stesso Varagona – forte e coraggiosa come il suo Carlo. Dopo la tragedia del figlio sembrava spenta, ma si riaccendeva quando parlava con i ragazzi». 

«Ha dato tanto alla collettività – dice anche Fabio Badiali, ex sindaco di Castelplanio e amico di famiglia – è stata sindaco del paese dal 1967 al 1970, era insegnante e preside. A lei si deve il completamento della scuola media. Lucida, lungimirante, amava il suo lavoro e Castelplanio, che l’aveva adottata dopo aver lasciato Catania». Una donna straordinariamente forte, sopravvissuta al dolore per la morte del figlio Carlo e poi, anche della nipote Maddalena scomparsa a soli 21 anni. Un dolore immenso che le ha fiaccato il cuore.

La signora Scaglione lascia i figli Paolo e Cristiana, le nuore Patrizia e Giuliana, i nipoti, i pronipoti e i parenti. La camera ardente sarà allestita domani dalle ore 10 alla casa funeraria Bondoni di Castelplanio, i funerali saranno celebrati mercoledì 17 luglio alle ore 18,15 muovendo dalla casa funeraria per la chiesa di San Sebastiano Martire in Castelplanio, dove alle ore 18,30 verrà officiato il rito funebre. La famiglia ha promosso una raccolta fondi in favore dell’Aicu. 

© riproduzione riservata