JESI – Un ordine del giorno trasversale della Camera, per impegnare il governo «a intervenire con urgenza in merito alla situazione della Caterpillar». Della sorte dello stabilimento jesino della multinazionale americana si è parlato a Montecitorio, con l’obiettivo di portare su un tavolo nazionale, con il coinvolgimento del Mise (Ministero dello Sviluppo economico), la vertenza che vede a rischio 270 posti di lavoro. L’invito dell’Odg è a convocare un tavolo nazionale «che coinvolga i ministeri competenti per tutelare i lavoratori e il mantenimento sul territorio di una importante realtà produttiva».
La vertenza Caterpillar in aula a Montecitorio
In aula, al ministro dello sviluppo economico si è rivolta l’ex presidente della Camera Laura Boldrini, jesina, fra i presenti alla manifestazione dello scorso 23 dicembre in città: «L’appello è al ministro Giorgetti, per ottenere da lui quanto prima una risposta alla richiesta fatta in questo senso dal presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, che ad ora non l’ha avuta. Deve essere aperto un tavolo al Mise, che consenta di negoziare e avere la proprietà di fronte, è l’unica strada o l’esito della vicenda è scontato». Ricorda Boldrini: «La Caterpillar di Jesi è uno stabilimento che va benissimo: tre turni di lavoro, straordinari. Ebbene, l’azienda ha deciso di chiudere. Duecentosettanta famiglie. Il tavolo a livello regionale non ha funzionato, l’amministratore delegato si è presentato col suo avvocato per dire che l’unica strada che intravedono è la chiusura. Ho il dovere di dire che questa vertenza deve passare a livello nazionale».
Soddisfatti i primi firmatari dell’Odg, i deputati di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli, Lucia Albano e Rachele Silvestri: «Esprimiamo soddisfazione per l’approvazione dell’odg di Fratelli d’Italia che impegna il governo ad intervenire con urgenza in merito alla gravissima situazione della Caterpillar di Jesi, anche attraverso “la convocazione di un tavolo nazionale con i ministeri competenti”. É necessario tutelare i 270 lavoratori dello stabilimento sui quali dallo scorso 10 dicembre, senza alcun segnale di crisi, è piombata la procedura di mobilità e l’imminente chiusura del sito. Un segnale forte di unità da parte di tutte le forze politiche impegnate su tutti i fronti a portare sui tavoli nazionali la vertenza, che rappresenta un gravissimo e pericoloso precedente di decisione unilaterale da parte di una proprietà “fantasma”, contrario ad ogni principio costituzionale di tutela del lavoro e al rispetto della dignità di lavoratori, territorio e istituzioni. L’unitarietà delle forze politiche si è registrata ieri nel corso dell’incontro fortemente voluto dal presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, che ha visto la partecipazione di tutti i parlamentari marchigiani insieme alle rappresentanze sindacali».
Anche l’onorevole Alessia Morani (Pd) si rivolge al ministro Giorgetti: «In occasione del voto di fiducia ho avuto modo di parlare direttamente con il ministro Giorgetti della situazione della Caterpillar di Jesi. Ho detto al Ministro che è assolutamente necessario un suo autorevole intervento per bloccare la procedura di licenziamento e la chiusura della fabbrica e anche il fallimento delle tante aziende dell’indotto e la perdita degli ulteriori posti di lavoro. Per le Marche il mantenimento di quei 260 posti di lavoro, di quello stabilimento industriale e dell’economia locale è fondamentale, anche perché se si fa passare il principio che una multinazionale da un giorno all’altro può chiudere uno stabilimento senza che nessuno alzi un dito, questa prassi diventerà a breve devastante non solo per la nostra regione ma per tutta l’Italia. Dalla vicenda della Caterpillar le istituzioni italiane possono dare un segnale forte e di discontinuità nei confronti di queste azioni unilaterali e dannose per la nostra economia. Credo che il ministro abbia capito la situazione e che a breve ci darà una risposta. Vista l’importanza di questa vertenza per le Marche e per supportare l’azione della Regione, dei sindacati e dei lavoratori insieme ad un gruppo di parlamentari abbiamo inviato una lettera al ministro Giorgetti per chiedere formalmente la convocazione di un tavolo di crisi al Ministero dello sviluppo economico. Rimane il rammarico che questa iniziativa non sia stata sottoscritta da tutti i partiti (e lo dico davvero senza polemica alcuna). Quando si tratta del Lavoro e del destino di centinaia di famiglie credo che ognuno di noi dovrebbe comportarsi come quando gioca la nazionale e cioè abbandonare i club di appartenenza e tifare tutti per la stessa squadra. Il ministro Giorgetti per me non è un ministro della Lega ma è un Ministro del mio Governo a cui anche ieri ho dato la fiducia».
Brindisi di San Silvestro al presidio Caterpillar
Intanto domani 31 dicembre sindacati e lavoratori si ritroveranno per fare il brindisi di fine anno alle 12 davanti allo stabilimento della Caterpillar di Jesi dove è presente il presidio permanente. «Anche durante le feste, dunque – evidenziano i sindacati- la lotta per la salvaguardia dei posti di lavoro continua con la speranza che il Mise convochi al più presto le parti per l’avvio delle trattative».
Vertenza Caterpillar, il Comune di Montemarciano
Ai lavoratori Caterpillar anche solidarietà e vicinanza dell’Amministrazione Comunale di Montemarciano. Il sindaco Damiano Bartozzi e il consigliere comunale Giorgio Giaccani hanno fatto visita al presidio dei lavoratori. Ad attenderli, tra gli altri, il segretario regionale della Fiom Cgil Tiziano Beldomenico e diversi ex-dipendenti residenti nel Comune di Montemarciano. «Il Sindaco – rende noto il Comune di Montemarciano – ha consegnato ai presenti una copia del “Codice di Condotta della Caterpillar – I Nostri Valori in Azione”, il documento etico della Società, che purtroppo è stato completamente disatteso in occasione di questa brutta vicenda. Con l’avvicinarsi del Capodanno, per le circa 270 persone – tra dipendenti diretti e indiretti della Caterpillar – si prospettano settimane difficili in cui le parti sociali e le Istituzioni delle Marche stanno cercando di portare la vertenza Caterpillar dal tavolo regionale al piano nazionale, coinvolgendo direttamente il Ministero del Lavoro e il Ministero dello Sviluppo Economico. L’obiettivo è portare i vertici della Multinazionale statunitense a ritirare la procedura di mobilità. Questi giorni che dovrebbero essere di festa, di esaltazione dei valori della famiglia, di condivisione sono vissuti con grande preoccupazione e angoscia dai lavoratori dell’azienda metalmeccanica jesina, stretti nella morsa dell’incertezza del futuro. Ai lavoratori e alle lavoratrici, così come alle loro famiglie, il nostro più sincero sentimento di vicinanza e di solidarietà in questa che sta diventando sempre più una battaglia di dignità».
La Caterpillar alla giornata della Pace
Per la vertenza Caterpillar ci sarà spazio, fa sapere la Consulta per la Pace di Jesi, anche nelle commemorazioni della Giornata Mondiale della Pace del prossimo 6 gennaio «in modo da spiegare alla cittadinanza di Jesi e dintorni che la battaglia di operai e operatori Caterpillar non è solo loro, ma di tutti, perché, come per il caso delle guerre armate, anche nella guerra del lavoro, nessuno è al riparo».