CHIARAVALLE – Si chiamerà, con ogni probabilità, Rinascimento Chiaravallese la lista del centro destra locale. A farne parte, ad oggi, ci sono Forza Italia, Nuovo Centro Destra, Fratelli d’Italia, Idea ed Energie per l’Italia con la Lega che potrebbe convergere nello schieramento mentre l’UDC provinciale sembra aver preso le distanze.
Proprio all’Unione di Centro si rivolgono polemicamente i coordinatori delle forze del centrodestra chiaravallese, prima di passare all’attacco del sindaco Costantini e del PD. «L’UDC provinciale ci ha chiesto di togliere il simbolo dai comunicati anche se esponenti nazionali del vertice di quel partito ci avevano assicurato appoggio. Poco male. Del resto a Chiaravalle il simbolo dell’UDC è nelle mani di una avvocatessa che, oltre allo studio legale, con il Sindaco Costantini condivide anche la stretta parentela quindi non era lecito attendersi coerenza con le scelte nazionali del partito. L’UDC infatti a livello nazionale, per bocca del suo segretario Cesa, dichiara di appartenere al centro destra mentre a Chiaravalle, pensate un po’, vuole appoggiare il Sindaco che è di estrema sinistra! Del resto è un partito che ha sempre avuto poche idee e molto confuse e quindi va dove tira il vento, in pratica cerca di stare sempre dalla parte di chi vince e gestisce il potere. Non c’è che dire proprio una bella coerenza! La gente si è stancata dei venditori di fumo, degli opportunisti, dei mistificatori. L’UDC provinciale faccia ciò che vuole. A Chiaravalle chi è contro il potere e contro un malgoverno che puzza di ipocrisia e populismo sta dalla parte del centrodestra, dalla nostra parte!».
Poi il centro destra critica il sindaco Costantini ma anche il PD. «Il sindaco è un campione di demagogia e populismo. Asfalta qualche strada e getta fumo negli occhi alla gente ma Chiaravalle è un dormitorio dove non c’è lavoro e dove regna immobilismo: tutte le imprese più rilevanti sono state chiuse e a chi vuol creare lavoro si risponde sempre negativamente. Il sindaco si prende i meriti, che non sono suoi, anche del finanziamento statale di ben 5 milioni e 400 mila euro venuto dal governo Renzi, cioè da un suo avversario politico. Del resto il PD è allo sbando con il segretario regionale Comi che ha invitato la segreteria locale a rimettersi a cuccia, scodinzolante, ad attendere gli ordini di Costantini. Passi per Mattia Morbidoni, l’ex coordinatore locale del PD che proveniva dall’estrema destra e che da sempre è abituato a cambiare casacca a seconda di chi è al potere e quindi strizza già l’occhio al sindaco ma non si capisce come ex assessori, consiglieri e membri della direzione del PD che sono stati umiliati dal sindaco a più riprese possano tornare nel suo gregge. In politica ne abbiamo viste di tutti i colori ma la coerenza dovrebbe essere una regola e un segnale di buon senso.
Il segretario regionale del PD invece ha subodorato la sconfitta ed ha invitato i “piddini” chiaravallesi a tornare nel regno fatato di un sindaco che a forza di populismo cercherà di rivincere le elezioni. Noi del centrodestra saremo la sua opposizione e proporremo idee perché non accada la sciagura di un Costantini bis! Noi – concludono i coordinatori del centrodestra – lavoreremo per una Chiaravalle che sia più sicura e dove si possa creare lavoro, non dicendo sempre “no” a chi il lavoro lo vuole creare per davvero e non siede in comode poltrone pubbliche, gestisce il potere e ha lo stipendio assicurato. Si dice che a Natale sono tutti più buoni. Noi vorremmo essere più giusti!».