Jesi-Fabriano

A Chiaravalle la pioggia stana gli evasori

Il sindaco Costantini risponde a chi sui social network ha criticato l'operato dell'amministrazione, scesa in strada per far defluire l'acqua nei tombini nei giorni di pioggia

Il sindaco di Chiaravalle, Damiano Costantini

CHIARAVALLE – Damiano Costantini ed Eleonora Chiappa in strada con la Protezione Civile, insieme ad altri volontari per far defluire l’acqua in occasione della pioggia. L’intervento dello scorso week end, non è passato inosservato da alcuni cittadini che hanno criticato l’intervento sui social network.

eleonora chiappa
L’assessora Eleonora Chiappa

A chi ha criticato l’intervento, risponde sempre sui social network il sindaco Costantini spiegando come sono andate le cose: «Diversi volontari della protezione civile hanno trascorso la serata (23 giugno) ad alzare i tombini stradali per permettere, in alcune zone, un più facile deflusso dell’acqua piovana – spiega il primo cittadino – Sui social c’è chi definisce tale iniziativa una messa in scena visto che hanno partecipato alcuni amministratori, tra cui il sottoscritto. Eleonora (Chiappa, assessore all’ambiente della precedente Giunta e in odore di riconferma, ndr) ed io siamo iscritti al gruppo comunale di protezione civile, alla stregua di tanti cittadini, e quindi continueremo a partecipare a queste iniziative».

«La cosa sconcertante è che questi soggetti, contrari a questa e alla precedente amministrazione per vicende politiche e per non aver ottenuto favoritismi personali – precisa Costantini – giustificano con il pagamento delle tasse la loro inerzia ad emulare i volontari. In pratica: paghiamo le tasse quindi tutto ci è dovuto dal Comune, anche alzare un tombino davanti alla propria abitazione. Le tasse o imposte comunali pagate da un cittadino sono irrisorie rispetto alla spesa per i servizi offerti ai cittadini dall’ente».

Costantini ha voluto vederci chiaro, scoprendo che «da un controllo effettuato, questi soggetti in realtà risultano debitori da anni di imposte, canoni, tributi». Quindi l’invito a queste persone di smettere le polemiche e avvicinarsi «al gruppo di protezione civile».