CHIARAVALLE – Sarà rieletto Damiano Costantini, il sindaco “social” o ci sarà qualche sorpresa, soprattutto in casa Pd? Mancano 6 mesi alle elezioni amministrative, sembra che tutto sia fermo e nessuno si interessi della questione politica e delle alleanze in vista di una campagna elettorale che si preannuncia cruenta, ma il fuoco cova sotto la cenere e i vari soggetti interessati a governare Chiaravalle sono impegnati in valutazioni e strategie.
È certo che Damiano Costantini, prima nei Ds, poi con un recente passato in Sel ed ora aderente ad Art1-Mdp, si ricandiderà a ricoprire il ruolo di sindaco, forte dei consensi ottenuti nel corso della legislatura. In molti lo definiscono il “sindaco social” vista la sua assidua frequentazione dei social network in cui risponde e soddisfa le esigenze dei cittadini che lo chiamano in causa. Inoltre, Costantini ha mostrato attenzione alla soluzione di problematiche quotidiane: diverse strade sono state asfaltate come alcuni siti sono stati o stanno per essere riqualificati, basti pensare al campo Boario o a piazza Mazzini, che però sono anche oggetto di scontro con il Pd ed altre associazioni. Grande popolarità il sindaco l’ha acquisita nell’ambiente sportivo in considerazione del suo impegno per la ristrutturazione del campo dei Pini, della pista di atletica leggera, di palestre e spogliatoi ed anche diverse strutture scolastiche sono state messe a norma. Piace di Costantini l’interesse costante alle vicende quotidiane del comune e la sua assiduità nello svolgere il ruolo di sindaco. Impossibile però per lui ripresentarsi alla guida di una coalizione col PD, dopo le velenose polemiche dell’ultimo anno e la defenestrazione degli assessori PD, Frullini e Ruggeri. Più probabile che Costantini si presenti alla testa di una lista civica che dovrebbe essere sostenuta, oltre che dagli attuali assessori e consiglieri di Chiaravalle Bene Comune, anche dal gruppo di centrodestra Apertamente, rappresentato in consiglio da Ettore Togni e Stefano Tanfani e da una nutrita schiera di ex PD e ex PCI che vedono nell’attuale sindaco il personaggio di rottura con le vecchie logiche di partito ormai perdenti.
Chi lo contrasterà? Il Pd sta cercando l’uomo forte che potrebbe convogliare sul partito di maggioranza relativa, oggi in evidente difficoltà, molti dei consensi che sembrano perduti. Un personaggio di grande credibilità è l’ex sindaco Alessandro Bianchini che potrebbe essere la mente dell’operazione di ricompattamento. Tra i nomi dei candidati a sindaco il più gettonato in casa Pd è quello dell’ing. Luciano Frittelli, molto stimato sia a livello professionale che umano e che è gradito all’elettorato. Altro nome di cui si vocifera è quello del giovane Jacopo Falà. Poi ci si chiede cosa farà Rifondazione Comunista da sempre parecchio attiva in città e che invoca anche la revisione del Piano Regolatore. Il Movimento 5 Stelle, attivo in città ma da un po’ di tempo silenzioso, potrebbe ancora puntare sul dott. Pierpaolo Morosini, che da anni è leader dei pentastellati a Chiaravalle. E Il centro destra? Sembra svanito nel nulla. Andrea D’Ascanio e Michelangelo De Vecchis, coordinatori cittadini rispettivamente di Forza Italia e Nuovo Centro Destra, un tempo molto impegnati in convegni e dibattiti pubblici, stanno probabilmente attendendo gli eventi. L’unico colpo di coda è quello della Lega Nord che è rappresentata da Claudio Bolletta, ex assessore del Psi in una giunta di centro sinistra, poi passato a FI ed ora nel partito del Carroccio. Sembra essere lui l’unico portabandiera di un centrodestra che pare ridotto ai minimi termini. Sullo sfondo problematiche importanti che attendono soluzione come l’area ex Fintecna, quella dell’ex Consorzio Agrario e la zona tra la ex Fonderia Rocchetti e il fiume che avrebbe dovuto diventare un quartiere abitabile con una strada di raccordo ma che è ancora in completo degrado.