CHIARAVALLE – L’abbazia di Santa Maria in Castagnola e l’attiguo chiostro sono il simbolo della città. Per questo motivo il crollo di una parte del tetto del chiostro abbaziale più di un anno fa, nel settembre 2016, fu una ferita profonda per tutti i chiaravallesi. Ora, come conferma il giovane assessore ai lavori pubblici Andrea Alcalini, si sta finalmente procedendo ad un intervento di messa in sicurezza della copertura della porzione di tetto del monastero. «La copertura di una parte del monastero – dice Alcalini – presenta un collasso parziale dovuto al sisma del 24 agosto 2016; un crollo che ha provocato un’apertura in estensione, con conseguente penetrazione di acqua, tale da mettere in pericolo una parte consistente della struttura millenaria.
Si è per tanto deciso di predisporre un intervento provvisionale, dal costo di 90 mila euro, il cui progetto consiste nella messa in sicurezza della copertura, sostituendo tre capriate danneggiate con alcune travi secondarie: questo per permettere la predisposizione di una copertura provvisoria, costituita da pannelli in lamiera grecata». Nel cuore della notte tra il 22 ed il 23 settembre 2016 crollò, dopo decenni di incuria ed abbandono, una parte significativa del tetto del monastero annesso all’abbazia di Santa Maria in Castagnola, proprio sopra la millenaria Sala dei Conversi. Si era spezzata una trave già lesionata. Un crollo che poteva anche essere preventivato perché i tecnici sapevano che la trave era obsoleta e lesionata. Eppure nessuno è intervenuto con perizia e con urgenza. Così stabilirono i vigili del fuoco che intervennero, più di un anno fa, per mettere in sicurezza l’area e per quantificare i danni.
Un po’ le scosse di terremoto, un po’ l’acqua abbondante delle piogge di quei giorni del settembre 2016, oltre allo stato di grave abbandono, causarono un crollo delle travi e delle strutture di un chiostro che insieme all’abbazia di Santa Maria in Castagnola è l’unico esempio, oltre all’abbadia di Fiastra vicino ad Urbisaglia, di architettura cistercense nelle Marche. Un fiore all’occhiello per Chiaravalle. Ora, finalmente, un intervento, sia pur provvisorio, che contribuirà a migliorare una situazione di degrado.