CHIARAVALLE – Sul fronte politico chiaravallese tutto tace ma sotto traccia tutto è in evoluzione. Non è un mistero, anche se nulla è stato ufficializzato, che il sindaco Damiano Costantini sia concretamente interessato, tra sei mesi, a riproporre la propria candidatura a sindaco appoggiato, non solo da Chiaravalle Bene Comune già in maggioranza, ma anche da uno schieramento trasversale che include la lista civica Apertamente che nel 2013 si presentò come un movimento autonomo anche se di chiara impronta di centro-destra.
Sul versante relativo a Forza Italia e al centro destra non si registrano novità se non l’apparizione della Lega Nord in città, guidata da Claudio Bolletta già assessore e consigliere comunale, che intende assumere il ruolo precedentemente avuto dal PDL. Gli unici a muoversi in maniera ufficiale sono gli esponenti di Rifondazione Comunista che recentemente hanno lanciato il loro appello per «costruire una soggettività dal limpido profilo di sinistra, alternativa e distante dal PD, avversaria della destra e dal chiarissimo profilo antifascista».
Gli esponenti di RC sottolineano come Rifondazione a Chiaravalle è sempre stato un soggetto politico che con coerenza e impegno ha saputo proporre idee e azioni che hanno spesso caratterizzato e animato il confronto politico nella città, nonostante la mancanza di rappresentanza consiliare a causa delle regole del sistema maggioritario.
«Vogliamo rappresentare le istanze degli ultimi, difendere i diritti del lavoro, combattere le diseguaglianze: per questo stiamo moltiplicando l’impegno per costruire uno spazio e un progetto che raccolga nella maniera più unitaria possibile tutte le forze, politiche e sociali, e tutte le persone che si rivedono in questi obiettivi. I temi su cui unirsi saranno la difesa della Costituzione, la difesa dei servizi pubblici, in particolare delle strutture sanitarie, la realizzazione di strumenti istituzionali di partecipazione attiva, un’urbanistica democratica per la città, un impegno fattivo per l’integrazione e l’accoglienza delle persone migranti, nuovi e più efficaci iniziative per affrontare il dramma della disoccupazione e della precarietà e per il sostegno al reddito di quanti oggi sono disoccupati, la riforma della Fondazione Montessori quale strumento decisivo per ripensare la città e il suo futuro. L’ultimo periodo ha evidenziato una certa novità rispetto al passato: la crisi politica che ha caratterizzato l’ultima fase, la frattura ormai insanabile all’interno di “Chiaravalle Bene Comune” tra il PD e il resto della maggioranza testimoniano un quadro politico in evoluzione. Pensiamo inoltre che alcune delle scelte intraprese dall’attuale amministrazione circa la gestione di “emergenze” urbanistiche quali l’area Fintecna, l’ipotesi del mega Centro Commerciale alle Piane di Camerata, o l’area commerciale di Ancona Nord, segnino una discontinuità rispetto alle precedenti amministrazioni pur permanendo un vuoto di proposte per un progetto complessivo di città. Ecco perché vorremmo riflettere ed approfondire alcune questioni per proporre idee e progetti utili a governare la città».