JESI – I sindacati Fim, Fiom e Uilm venerdì prossimo 7 gennaio alle 10, promuoveranno «un sit-in sotto il Palazzo della Prefettura di Ancona in Piazza del Papa, allo scopo di essere ricevuti dal Prefetto per chiedergli di intervenire sulla vertenza Caterpillar sulla quale a tutt’oggi non si sono avuti ancora riscontri di alcune genere». Lo rendono noto le sigle sindacali.
«Poi nel pomeriggio, alle 15, al presidio permanente, presso i cancelli Caterpillar a Jesi, si svolgerà un’assemblea sindacale che riguarderà tutti i lavoratori somministrati, con la presenza dei rappresentanti sindacali delle categorie interessate».
Si chiedono dunque risposte, dopo che dalla comunicazione della chiusura del sito lo scorso 10 dicembre, con avvio della procedura di mobilità per i 189 dipendenti assunti a tempo indeterminato (ma coinvolti sono circa 270 lavoratori e lavoratrici), ben poco si è mosso. Sin qui l’azienda ha confermato alla Regione le sue intenzioni mentre non si è ancora aperto quel tavolo al Mise richiesto da più parti.
«Caterpillar Inc. – era stata la comunicazione della proprietà – ha annunciato il piano di cessare le attività produttive nel suo stabilimento di Jesi entro la fine del primo trimestre 2022. La produzione di questo stabilimento sarà trasferita ad altri stabilimenti Caterpillar nel mondo e da fornitori esterni. Lo stabilimento di Jesi produce componenti idraulici utilizzati nelle macchine da costruzione e da miniera. Capiamo che questa è una notizia difficile per i dipendenti, ma l’azienda farà del suo meglio per facilitare il re-impiego della nostra forza lavoro e si consulterà con il consiglio di fabbrica e il sindacato in merito alle misure di assistenza. Caterpillar e i suoi dealer continueranno a mantenere gli impegni e la massima attenzione ai bisogni dei clienti. Queste azioni consentiranno all’azienda di essere posizionata meglio per la competitività futura».
In assenza di accordi o mediazioni, dal 24 febbraio prossimo potrebbero partire i licenziamenti.