CASTELBELLINO – Anche il piccolo comune della vallesina ha voluto conferire la cittadinanza onoraria alla senatrice Liliana Segre. Lo ha deciso il consiglio comunale su proposta del sindaco e della giunta durante la stessa seduta di lunedì 23 dicembre in cui è stata conferita anche la cittadinanza benemerita al prof. Riccardo Ceccarelli.
La motivazione che ha portato a conferire alla senatrice Liliana Segre la cittadinanza onoraria è duplice: da un lato l’aver dato voce a circa quarantamila italiani vittime delle leggi razziali, «a cui fu disconosciuta la condizione naturale di essere umani, colpevoli soltanto di essere nati, privati dei più elementari diritti, sottoposti a quella dura persecuzione che produsse la Shoah italiana, il cui esito fu la negazione della libertà personale, della dignità del corpo e dell’anima e infine della vita stessa».
Dall’altro l’essersi impegnata in quanto sopravvissuta ad Auschwitz nell’educazione delle giovani generazioni perché mantengano vivo il ricordo del passato. Solo la conoscenza di ciò che è stato può divenire il miglior antidoto contro ogni potere totalitario, contro qualunque ideologia professi odio, razzismo, antisemitismo.
Cittadinanza benemerita al professor Riccardo Ceccarelli, scomparso il 26 ottobre scorso. Durante la seduta consiliare sono intervenuti i capigruppo ricordando il grande lavoro svolto per la comunità di Castelbellino, come studioso di storia locale e come giornalista pubblicista appassionato delle vicende che hanno segnato la storia dei Castelli di Jesi. Fu presidente dell’università degli adulti della Vallesina (FOTO a destra) e assessore per cinque anni a Monte Roberto (dal 2009 al 2014) dove viveva. Al termine della seduta consiliare il sindaco Andrea Cesaroni ha consegnato alla moglie Raffaella Beccaceci, una pergamena che ricorda il riconoscimento ma soprattutto quel legame che Ceccarelli ha stretto con la comunità con opere e iniziative per far conoscere e valorizzare la realtà storica e artistica di Castelbellino.