Jesi-Fabriano

Cittadinanza onoraria a Liliana Segre, appuntamento al teatro Pergolesi

L’appuntamento è all’interno dello spettacolo “Musica per la Vita”, scritto e prodotto dalla Corale Santa Lucia. Tra le motivazioni illustrate dal consiglio comunale di Jesi quella di essere «vigile sentinella contro tutte le forme di discriminazione»

Liliana Segre
Liliana Segre

JESI – Sarà consegnata domenica pomeriggio (2 febbraio), al teatro Pergolesi, la cittadinanza onoraria a Liliana Segre, testimone vivente dei campi di sterminio nazisti. A ritirarla un suo delegato che leggerà un messaggio alla città della senatrice a vita.

L’appuntamento è all’interno dello spettacolo “Musica per la Vita” in programma a partire dalle ore 17.30 e ad ingresso libero scritto e prodotto dalla Corale Santa Lucia. Si tratta di un suggestivo recital che alternerà momenti musicali con canti della tradizione ebraica e musiche di film ispirati alla Shoah a momenti recitativi in cui prenderanno vita sulla scena personaggi storici come la stessa Liliana Segre. Presente anche il gruppo di danze popolari internazionali “Danzintondo”.

«Liliana Segre – recita il documento approvato all’unanimità dal consiglio comunale di Jesi che motiva il conferimento della cittadinanza benemerita – deportata giovanissima ad Auschwitz, dove perse il padre ed altri familiari, a partire dall’inizio degli anni Novanta ha interamente dedicato la sua vita all’impegno culturale e civile della testimonianza: donna di pace, di cultura, nonché vigile sentinella contro tutte le forme di discriminazione e ingiustizia, ha saputo resistere alle logiche del male ed ha saputo incarnare la speranza, illuminando con la sua vita i momenti più tenebrosi della notte e divenendo luce che orienta le coscienze anche nelle fasi più tristi della storia, caratterizzate da odio, violenza e indifferenza. Oggi è simbolo della tutela e del riconoscimento dei diritti fondamentali della persona, che costituiscono i principi giuridici fondativi della nostra Carta costituzionale, e della volontà di dialogo e di testimonianza, per il consolidamento ed il radicamento dei valori della dignità dell’uomo e della donna, dell’uguaglianza, del rispetto e della promozione dei diritti».