Jesi-Fabriano

Club Scherma Jesi, alle Olimpiadi di Tokyo una scuola sempre più internazionale – VIDEO

Per la prima volta dal 1976 nessuno jesino in gara ma il Club ci sarà: Alice Volpi, Tommaso Marini e Beatrice Monaco, Giovanna Trillini e Annalisa Coltorti nello staff azzurro. Ma pure da Usa, Francia e Repubblica Ceca si sono preparati qui

Da sinistra Annalisa Coltorti, Alice Volpi e Giovanna Trillini

JESI – Dalla gioia per il sogno europeo divenuto realtà della Nazionale di calcio del Ct jesino Roberto Mancini, all’obiettivo a cinque cerchi dei Giochi Olimpici di Tokyo, al via il 23 luglio. Olimpiadi dove, per la prima volta dal 1976, non ci sarà in gara sulle pedane della scherma un atleta jesino. Eppure la presenza dello storico Club Scherma Jesi sarà forse ancora più nutrita del solito, fra fiorettiste e fiorettiste non solo italiani che hanno da tempo scelto la “università” di via Solazzi per la loro preparazione e componenti dello staff tecnico azzurro.

«In gara – fa il punto il neo presidente del Club Scherma Jesi, Maurizio Dellabella – ci sarà Alice Volpi (senese, nda) che è reduce dalla vittoria dei Campionati Italiani ed è già stata Campionessa del Mondo. Poi nella squadra italiana saranno a Tokyo il nostro Tommaso Marini (anconetano) in qualità di riserva e Beatrice Monaco (Livorno) come sparring. Inoltre saranno ai Giochi degli atleti stranieri che sono soci del Club e qui svolgono attività sportiva: Alexander Choupenitch, primo atleta della Repubblica Ceca, lo statunitense Race Imboden che è il numero 4 del ranking mondiale e la francese Ysaora Thibus, terza nel ranking. E poi lo staff della Nazionale italiana: ci saranno Giovanna Trillini, maestro, e Annalisa Coltorti, preparatrice fisica».

Giovanna Trillini

Per entrambe, Trillini e Coltorti, la sfida di una Olimpiade anomala, ritardata di un anno dalla pandemia. «Sicuramente un’Olimpiade strana- dice Trillini– tanto desiderata da tutti, che si svolgerà con numeri chiusi e blindati. Tutti noi li vogliamo molto questi Giochi e ci siamo preparati al massimo per dare il meglio di noi stessi e tenere alto il nome dell’Italia. Nessuno jesino ma comunque tanto Club? L’effetto che fa è quello di un Club Scherma che è riuscito a portare a Tokyo tante sue persone nello staff e negli atleti e che deve dare il meglio per crescere e migliorare perché l’obiettivo è rimanere tra i più forti».

Conferma Annalisa Coltorti: «Sarà un’Olimpiade difficilissima. Ancora non si sa bene come funzionerà, probabilmente io dovrò tornare in Italia il 22, prima che inizino le gare, a causa delle restrizioni. Per me non vedere le gare lì sarà terribile, mi auguro cambi qualcosa. Difficilissima la preparazione. Avevamo il compito di mantenere vivo l’obiettivo nonostante i tanti punti di domanda, i ragazzi non riuscivano ad allenarsi. Abituati a programmare, ci siamo trovati spiazzati. È stato durissimo».

Alberto Proietti Mosca, nuovo presidente onorario del Club Scherma Jesi, e il neopresidente Maurizio Dellabella

Spiega il presidente Dellabella: «Da alcuni anni ci siamo resi conto che pure con l’attenzione per il territorio e per fare in modo che tanti più ragazzi si avvicinino alla scherma, il Club è diventato comunque di interesse internazionale. Sempre più atleti vogliono frequentare questa scuola e hanno capito quali benefici possono avere venendo a Jesi a lavorare. La natura sarà sempre più internazionale». Quanto alle sfide della nuova presidenza, «la più grossa- Dellabella- è fare onore al mio predecessore Alberto Proietti Mosca: le 23 medaglie olimpiche conquistate negli anni sono una eredità pesante e difficile da eguagliare. Ora vorremmo iniziare un nuovo percorso: seguire le sue orme con attenzione al passato e proiezione al futuro, perché sono cambiate realtà e dinamiche di questo sport. Saper essere innovativi per affrontare nuovi traguardi».

Qualche nome c’è già: «Stiamo lavorando molto bene, nonostante due anni pandemia – dice Maria Elena Proietti Mosca, maestro e responsabile di sala- anche i ragazzi si sono allenati compatti, con le dovute norme di sicurezza. Abbiamo ottimi giovani. C’è Matilde Calvanese, due volte di seguito campionessa italiana e europea di categoria. Sfortunata perché a causa delle stagioni ridotte e non ha potuto fare il Mondiale: anche quest’anno era convocata per quello del Cairo ma la Federazione italiana ha preferito non andare. C’è Sofia Giordani, una delle poche a vincere sempre i suoi Campionati Italiani di categoria. E quest’anno nelle convocazioni in Under 20 c’è un giovane che si è fatto notare, Francesco Cercaci. Oltre a tanti piccoli».

A Tokyo le gare di scherma si concentreranno fra il 24 luglio e il 1 agosto. Nel fioretto femminile, Alice Volpi in gara il 25 luglio nell’individuale e a squadre il 29.