JESI – Proseguono le verifiche di vulnerabilità sismica nelle scuole cittadine. Il Comune ha provveduto ad analizzare i plessi Collodi, Borsellino-Savoia e Federico II: solo quest’ultimo ha prodotto «risultati confortanti che consentono il proseguimento dell’attività scolastica con adeguati margini di sicurezza». In ogni caso, fanno sapere da piazza Indipendenza, il Ministero dell’Istruzione ha finanziato le spese tecniche per il progetto definitivo ed esecutivo di adeguamento sismico, che in via preliminare è stato stimato in circa 1.300.000 euro. Si procederà pertanto alla ristrutturazione in tempi brevi.
Discorso diverso per le altre due scuole. Per quanto riguarda il Collodi, evidenzia il Comune, «non si evincono pericoli imminenti per la struttura ma nonostante questo l’edificio oggetto di verifica versa in uno stato di vulnerabilità sismica medio-alta. Si ritiene che, pur consentendo il prosieguo dell’attività scolastica, si debba, con celerità, procedere alla progettazione esecutiva dell’adeguamento strutturale e sismico nonché all’esecuzione dei lavori necessari. A tal fine è stato approvato il progetto di massima, per un importo totale di 500.000 euro, che è stato inviato alla Regione Marche per essere inserito nel programma triennale di edilizia scolastica regionale, cosi da attingere ad eventuali finanziamenti del MIUR».
Verifiche effettuate anche alla Borsellino-Savoia. Lo studio non ha evidenziato criticità gravissime, sebbene persistano problemi derivanti dalla vetustà dell’immobile. Secondo il progettista, l’unico intervento possibile, per garantire adeguati margini di sicurezza, attuabile anche per stralci, ha un costo complessivo superiore all’importo inizialmente ipotizzato di 1.000.000. Pure in questo caso, ci si è già attivati per trovare le risorse.