Jesi-Fabriano

Colpo al “Famila”, banditi fuggiti a bordo di una Fiat Uno bianca che sarebbe già stata individuata

Dopo la rapina di ieri, 28 ottobre, al supermercato di Pianello Vallesina, che ha fruttato più di 20 mila euro, i tre malviventi si sono fatti consegnare per la fuga l'utilitaria di una dipendente. L'auto sarebbe stata abbandonata presso Castelplanio

Dopo il colpo di ieri sera al "Famila" di Pianello Vallesina stamattina è ripresa la normale attività

PIANELLO VALLESINA – «Abbiamo ripreso regolarmente a lavorare, d’altronde non è che si possa fare altrimenti».

Stamattina, domenica 29 ottobre, al supermercato “Famila“, sulla Sp 9, accanto alla chiesa di Sant’Apollinare, sembrava una domenica qualsiasi e non il giorno dopo il colpo che ha fruttato a tre banditi armati di un grosso cacciavite e di una pistola – che è sembrata, però essere, per le sue dimensioni, anche se priva dell’obbligatorio tappo rosso, più un’arma giocattolo – una somma che si aggira tra i 20 e i 25 mila euro.

Già intorno alle 9 diversi clienti facevano spesa lungo le corsie.

«Non è la prima volta che accade», sottolinea la stessa cassiera di prima. Già, perché anche lo scorso anno, il 6 di ottobre, con identiche modalità “ignoti” si portarono via 12 mila euro.

Lo scorso anno identiche modalità per una rapina che aveva fruttato 12 mila euro

«Ma non c’è stata solo quella dell’anno scorso – precisa ancora la dipendente -. Qui in un modo o nell’altro, in maniere differenti, è già la quarta volta che i malviventi vengono per rubare».

Il tenente Maurizio Dino Guida

Sul fronte delle indagini, condotte dai Carabinieri, la novità riguarda il fatto che la macchina che i tre incappucciati si sono fatti consegnare, minacciandola, da una dipendente, una Fiat Uno bianca, sarebbe già stata ritrovata abbandonata presso Castelplanio.

Il maresciallo Sandro Troiano

Ma occorrerà attendere, per questo, l’ufficialità da parte dei militari del Nucleo Operativo Radiomobile di Jesi, al comando del tenente Maurizio Dino Guida, e della Stazione di Moie, agli ordini del maresciallo Sandro Troiano, i quali stanno anche visionando le immagini registrate dall’impianto di video sorveglianza del supermercato.

 

 

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