JESI – Dopo l’intensa giornata di ieri, 8 novembre, sul fronte referendum relativo allo spostamento del monumento a Pergolesi, anche oggi le acque tornano a incresparsi tra le due posizioni. Amministrazione comunale da una parte e comitato “Nessuno Tocchi Pergolesi” dall’altra.
Il referendum abrogativo è stato ritenuto “inammissibile” – notizia resa pubblica 24 ore fa – dal Comitato dei Garanti, composto dal presidente Patrizia Niccolaini, nominata dal Consiglio comunale di Jesi, da Andrea Nobili, difensore civico regionale e, per la Prefettura, da Michele Basilicata, perchè cozza con i riferimenti normativi comunali dai quali si evince che i Piani territoriali e urbanistici non possono essere messi in discussione.
Il Comitato Ntp, naturalmente, ha subito contestato questa interpretazione delle normative, inappellabile, e che passerà ora all’approvazione del Consiglio comunale, sostenendo che di modifiche sostanziali non si tratta ma semplicemente di riqualificazione e che il problema, comunque, rimane, perchè spostare il monumento è un rischio oltre che uno schiaffo alla storia. E la Soprintendeza dovrebbe, in questo, prendere una posizione netta e chiara.
Il sindaco Massimo Bacci, invece, ha subito ribadito che la richiesta di poter arrivare alla formulazione di un referendum «era soltanto una questione politica, costruita ad arte alla vigilia delle elezioni comunali per delegittimare il civismo alla guida della città».
In merito a questa posizione del primo cittadino, Ntp ha oggi risposto che «dispiace dover constatare ancora una volta come il sindaco Bacci tenda a strumentalizzare il parere altrui e vederci in ogni osservazione tecnica, comunque utile all’Amministrazione, solo e soltanto un interesse politico. Anche adesso che la propaganda elettorale è finita. Buttare sempre tutto in politica è un modo facile per evadere dalle vere ragioni del contendere».
Una motivazione “esclusivamente regolamentare“, quella del Comitato dei Garanti, viene fatto notare, che «non annulla le profonde ragioni storiche e culturali che sconsigliano decisamente di spostare il monumento. Per rendersene conto basta guardare lo straordinario filmato di Geniale Olivieri che ripercorre la vicenda la quale ci ha portato più di un secolo fa a realizzare il monumento e a collocarlo là dove si trova ancora. Ci permettiamo di consigliarne la visione al Sindaco».
«ll sindaco Bacci si rallegra del diniego alla richiesta di referendum, noi riteniamo al contrario che egli si sarebbe sentito in ogni caso confortato in una scelta così difficile e rischiosa, dal parere dei cittadini» anche perché, ed è questa la leva sulla quale Ntp preme di più, «unanime è il pare tecnico circa la delicatezza dello spostamento e se l’arretramento del monumento oltre a mortificarlo dovesse anche danneggiarlo, il sindaco Bacci si assumerebbe una eccezionale responsabilità che andrebbe ben aldilà dei confini comunali. Anche per questa ragione torniamo a sollecitare la Soprintendenza affinchè riesamini attentamente il progetto».