CHIARAVALLE- Hanno 25 e 21 anni, ma soprattutto una forte passione per l’informatica e un grande cuore. Sono Dimitri e Nicolò, amici che si sono lanciati nell’attività imprenditoriale del negozio “Evolution Tech” a Chiaravalle. E che, ora come nel marzo scorso, hanno sentito il dovere di fare qualcosa per aiutare le famiglie in difficoltà durante questo lockdown.
Da qui l’idea di riportare in vita vecchi computer, rigenerarli e formattarli, per renderli efficienti e adatti alla didattica a distanza, e regalarli a quei genitori che non riescono a comprarne di nuovi per i loro figli, garantendo così loro la possibilità di studiare.
«Data l’emergenza sanitaria in corso che ha obbligato tanta gente a svolgere il proprio lavoro in smart working e gli studenti la didattica a distanza, consapevoli del fatto che non tutte le famiglie riescono ad avere un computer a casa, anche a causa della crisi economica, abbiamo pensato di dare il nostro contributo, mettendo a disposizione gratuitamente dei notebooks», dicono i ragazzi.
I computer sono tutti completamente puliti e formattati, alcuni certo presentano dei difetti estetici, sono un po’ datati, ma comunque perfettamente funzionanti. «L’idea è nata da qui – spiega Dimitri – sentivo al bar le chiacchiere delle persone che lamentavano di non riuscire a far fare la Dad ai figli perché non potevano permettersi un pc o perché le scuole erano molto lente nel fornirli… così ne ho parlato al mio socio Nicolò e avendo in magazzino svariati computer lasciati lì a prendere polvere, abbiamo deciso di riesumarli, sistemarli e donarli a chi ne ha più bisogno. Ci siamo messi sotto a lavorare e la settimana scorsa ne abbiamo recuperati una ventina da poter regalare…».
Per poter richiedere uno di questi pc completamente gratuito, basta contattare sui social o via whatsapp i due soci di “Evolution tech”, così da permettere loro di gestire bene gli ordini senza creare imbarazzo per nessuno. «Chiediamo cortesemente di fare appello al vostro buon senso e fare richiesta solo ed esclusivamente se ne avete effettivamente bisogno» conclude Dimitri, che già nella prima ondata di lockdown si è messo a disposizione insieme al socio per riparare svariati PC di un istituto scolastico di Chiaravalle, facendosi pagare solo i pezzi e fornendo a titolo gratuito la manodopera. «Siamo sempre stati dell’opinione che bisogna aiutarci tra noi piuttosto che aspettare i sussidi del governo che arrivano con molto comodo, sempre se arrivano!».