JESI – 17 mila euro ad una ditta specializzata di Genova per la gestione da remoto, e non più in presenza, delle prove scritte dei concorsi pubblici: ha provveduto ad affidare l’incarico il Comune di Jesi, anche memore delle difficoltà e delle problematiche imposte a questo settore dalla pandemia.
In occasione dell’ultima maxi prova pubblica tenutasi al PalaTriccoli nell’ottobre 2020- la preselettiva per le otto assunzioni a tempo pieno e indeterminato fra il Comune di Jesi e quello di Maiolati Spontini, furono circa 300 appena su 1.605 convocati i presenti a rispondere. Un “taglio” probabilmente legato anche alle paure in una fase in cui il contagio stava riprendendo quota. E questo nonostante le precauzioni: suddivisione in tre sessioni della prova, ingressi suddivisi su base alfabetica e sui due lati principali dell’impianto per mantenere distanziato l’accesso, rilevazione della temperatura all’accesso, autocertificazioni, postazioni individuali a distanza di sicurezza sul parquet, porte finestre del PalaTriccoli spalancate per la maggiore areazione.
L’imponenza della partecipazione prevista sulla carta aveva costretto il Comune a fare ricorso ad un soggetto esterno per supportare lo svolgimento della prova. Ci si era rivolti ad un’azienda specializzata milanese, per un costo di 7 mila e 300 euro.
Per gli otto posti di categoria C (sufficiente il diploma) erano arrivate 1.656 richieste di partecipazione. In precedenza erano invece state 370 le domande per 3 posti di categoria D (con laurea), tempo pieno e indeterminato, da inserire uno ciascuno negli uffici Affari Generali, Servizi al Cittadino e Servizi Tecnici, e 444 quelle pervenute per i tre posti part time a tempo indeterminato da inserire nel settore cultura e musei cittadini (categoria C, dunque senza laurea). Tutti concorsi indetti in era pre-pandemia.