JESI – Demolizione e ricostruzione di ponte San Carlo, fondi regionali confermati. Ma dal 2022. I 3,5 milioni di euro annunciati dal presidente delle Marche, Luca Ceriscioli saranno materialmente incassati dal comune di Jesi fra due anni. Per avviare immediatamente i lavori, pertanto, il Comune dovrà anticipare di tasca propria oltre 5 milioni di euro.
«Confido sul fatto che la Provincia non ci lasci da soli – il commento del sindaco Massimo Bacci -. Speriamo ci dia un supporto, non potendo certo restare fuori da questo investimento per l’importanza che riveste questa infrastruttura per la Vallesina». Verrà pertanto acceso un mutuo per l’intero importo, approfittando dei minori vincoli legati al patto di Stabilità. Nel 2022, la Regione verserà quanto promesso. Il Comune, considerando anche il contributo di Vivaservizi e l’eventuale supporto della Provincia, punta a investire circa 1 milione di euro.
Il progetto della nuova struttura di Minonna è stato realizzato, su incarico del Comune, dalla società Seitec, di cui è presidente Luigino Dezi, professore ordinario di Teoria e Progetto dei Ponti dell’Università Politecnica delle Marche. Il viadotto avrà un impalcato metallico con tre piloni in tutto rispetto ai nove di quello attuale. Sarà caratterizzato da due ampie carreggiate accanto alle quali scorrerà una pista ciclo-pedonale che si raccorderà poi con la ciclabile di prossima realizzazione nella zona. La riduzione a tre dei piloni rispetto ai nove precedenti è legata alle nuove norme tecniche delle costruzioni che prevedono una distanza di 40 metri tra un pilone e l’altro contro gli attuali 18 metri. Le risorse per la progettazione, pari a 325mila euro, sono state assegnate al Comune dal Ministero dell’Interno, di concerto con quello dell’Economia e delle Finanze.
Circa un anno e mezzo il tempo stimato dei lavori dall’apertura del cantiere. Nel mezzo una fase molto delicata legata alla rimozione dei sottoservizi posti sul basamento del ponte, vale a dire due condotte idriche (una dell’acquedotto, l’altra fognaria), una del gas, i cavi dell’energia elettrica e quelli della telefonia. Già raggiunto un accordo di massima con gli enti gestori per il possibile provvisorio interramento sotto fiume delle condotte e il ripristino sotto il nuovo ponte ad intervento ultimato. L’obiettivo, a questo punto, è avviare il cantiere entro l’autunno.