Jesi-Fabriano

Comune di Maiolati Spontini commissariato, ora effetto domino sul rischio incompiute

Amarezza e rabbia dell'ex sindaco Tiziano Consoli: a rischio le iniziative spontiniane, il Natale e dei bandi regionali che avrebbero avuto ricadute sul territorio

Il sindaco di Maiolati, Tiziano Consoli

MAIOLATI SPONTINI – Sono passate due settimane o poco più da quando il Comune di Maiolati Spontini è stato commissariato per la dimissione di massa di sette consiglieri. Due settimane di amarezza per l’ex sindaco Tiziano Consoli, che sta assistendo a un effetto domino di tanti progetti per i quali aveva speso tempo, energie e professionalità. Progetti che – dice Consoli – avrebbero portato benefici anche di natura economia al territorio di Maiolati Spontini e alla sua più popolosa frazione, Moie, che ora, con l’insediamento di un commissario prefettizio, rischiano di non vedere mai la luce. Un effetto domino di potenziali incompiute.

«Inconcepibile – esordisce Tiziano Consoli ancora molto arrabbiato – solo così posso definire quanto accaduto. Un atto del genere ha provocato solo un danno enorme alla collettività. Non credo che i consiglieri dimissionari si siano resi conto di quanto hanno fatto davvero. Di quanto, ad oggi, abbiano minato le opportunità di ripresa del territorio. Un effetto domino tra bandi iniziati e progetti avviati che porterà a una situazione complessa nella gestione amministrativa dell’Ente, visto che il Commissario prefettizio nominato (in carica fino alle prossime elezioni amministrative di maggio 2023) è una figura tecnica e finanziaria, non politica, che porterà avanti lo stretto necessario».

Il Commissario andrà avanti dunque sull’attuazione degli obiettivi previsti dal Dup (Documento unico di programmazione) ma per l’ex sindaco Consoli è uno smacco vedere tanti progetti avviati rimanere lì e attendere, sperare, che vengano conclusi. «Alcune cose importanti erano già partite – dice ancora – come la copertura finanziaria per la discarica (oltre 1 mln di euro da aggiungere ai 6 mln già stanziati ma che non erano sufficienti) un obiettivo importante come il titolo di città conferito dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. E l’apertura di un negozio alimentare nel capoluogo. Abbiamo avviato il progetto di riqualificazione urbana e sociale “Maspo” e il “Pinqua” (con 6 mln di euro concessi dal Ministero) di cui abbiamo firmato l’accettazione sei mesi fa e dunque sono iter avviati che spero non subiscano battute d’arresto…».

L’auspicio di Consoli è anche che il Commissario porti avanti il progetto avviato delle “rotatorie spontiniane”, ovvero riqualificare tutte le rotonde tra Moie e Castelbellino con opere dedicate a Gaspare Spontini per i 250 anni della nascita. Ma ci sono molti rischi incompiute. «Purtroppo credo che salterà la revisione del contratto di gestione termica – spiega – che stavamo cercando di cambiare per contrastare il caro-bollette. Il Commissario non farà la revisione del contratto, quindi temo che ci sarà un blocco dell’attività associazionistica a meno che le associazioni non paghino il triplo dei costi per far restare aperte le strutture. Stavamo facendo tutto il possibile per concentrare le attività associazionistiche per un risparmio sui costi e al contempo, rivedere i contratti. Anche il Natale, le luminarie non ci saranno, temo».

Saltato anche il polo di vaccinazione presso l’ex 6001. «Ogni anno lo allestivamo grazie alla bella collaborazione nata con i medici di base e il polo vaccinale di Moie ha avuto un ruolo di primo piano durante l’emergenza Covid, purtroppo sempre per il contenimento dei costi credo che non verrà aperto. Così come salteranno tutti i bandi regionali cui dovevamo partecipare avendo conquistato il titolo di città (uno tra tutti, il bando dei borghi della Regione)». A rischio adesso, proprio nell’anno delle celebrazioni del 250esimo della nascita del grande compositore maiolatese, tutte le celebrazioni e le manifestazioni legate al nome di Gaspare Spontini. «Che disdetta – dice ancora Tiziano Consoli – salterà la stagione di prosa al Teatro Spontini e la programmazione delle celebrazioni Spontiniane. Un danno grossissimo per la cultura e per la cittadinanza. Oltre al fatto che è richiesta una presenza importante a rappresentare il Comune di Maiolati Spontini nella Fondazione Pergolesi Spontini: viene a mancare un contatto costante con la fondazione per la programmazione, sono a rischio incompiuta tutta l’attività archivistica e di recupero dei manoscritti spontiniani, la digitalizzazione dei documenti del museo Spontini che stavamo organizzando. Sono preoccupato, avevamo in programma anche la revisione di alcune opere spontiniane e due eventi molto importanti a Milano e Napoli dedicati alle composizioni del maestro Spontini in Italia, in programma tra novembre e dicembre, in collaborazione con la Fondazione Pergolesi Spontini. Date a rischio, se non c’è una rappresentanza del territorio di origine del compositore. Ci saranno difficoltà anche nella programmazione regionale per inserire la Casa natale di Spontini tra quei beneficiari del finanziamento dei “comuni fuori cratere” per cui stavamo lavorando».

E Natale? Niente luminarie, niente eventi? «Anche gli eventi natalizi sono a rischio. Avevamo in programma il compleanno della Biblioteca La Fornace con un evento e super ospite il giornalista Marino Bartoletti: evento per il quale avevo in programma di fare una variazione di bilancio. C’era anche il progetto del Distretto culturale con sette Comuni impegnati a investire in proposte culturali partendo dalla Fornace: se si farà, se, Maiolati non potrà essere più l’Ente capofila. Verrà meno il progetto di raccolta delle isole ecologiche informatizzate, così come quei necessari rapporti col territorio e le autorità statali, mancando una linea politica di riferimento ora che c’è un nuovo Governo centrale. Il giorno che è caduta la Giunta avevamo partecipato al bando regionale sulla riqualificazione delle strade (per un finanziamento di 250.000 euro per l’asfalto e i marciapiedi in particolare di via Carducci a Moie) e poi c’è da completare l’iter di gestione dei danni dell’alluvione, per cui avevamo iniziato lo smaltimento dei rifiuti e la sistemazione del danno: ci saranno rallentamenti per i risarcimenti. La paura – puntualizza Consoli – è che il Commissario dia un’azione tecnico-finanziaria che però andrà a deperimento delle associazioni e del territorio. Da parte mia dunque, grande rammarico di fronte all’inconcepibile. Un’azione di questo genere significa aver danneggiato la città. Un commissariamento di un Comune deve avvenire a fronte di gravi dissesti finanziari o infiltrazioni mafiose, insomma cose gravi, per Maiolati non c’era assolutamente motivo – conclude l’ex sindaco – avevamo un bilancio risanato con un avanzo di 1 mln e 200.000 euro e 8 mln di euro di investimenti. Una cosa pazzesca. Bisognava lavorare insieme, non agire in questo modo».